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TERRITORIO, TERRITORIALITÀ  E ATTORI NEI PROGETTI INTEGRATI TERRITORIALI E NEL PROGRAMMA OPERATIVO INTERREGIONALE 'ATTRATTORI CULTURALI, NATURALI E TURISMO¿ DELL'UNIONE EUROPEA

Il presente lavoro si articola in quattro fasi, da realizzare in 24 mesi, per giungere ad un prodotto di ricerca che coniughi l'aspetto conoscitivo a quellopolitico-progettuale. Nella PRIMA fase, il Gruppo di ricerca, secondo le valutazioni tecnico-scientifiche condotte, in via preliminare, sui Progetti Integrati Territoriali e sul Programma Operativo Interregionale - POIn - “Attrattori culturali, naturali e Turismo” delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza, presso l’OPSAT (OSSERVATORIO PER LA PROGRAMMAZIONE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE E L’ASSETTO DEL TERRITORIO) dell’Università degli Studi di Salerno, osserverà le diverse tipologie di accordi e focalizzerà l'attenzione sui territori, sulla territorialità e sugli attori.Nella SECONDA fase giungerà a valutare la potenzialità applicativa del modello di sviluppo turistico sistemico al Mezzogiorno d'Italia, considerato che lo sviluppo macroregionale dipende soprattutto dall'intensità e dalle caratteristiche delle relazioni tra i territori. La particolare configurazione delle dinamiche relazionali, che si va a creare tra i diversi attori economici, i quali operano a vario titolo in un territorio, influenza i processi aggregativi che possono agire da volano per lo sviluppo economico. Questa idea è coerente con quanto sostenuto dagli studiosi dei distretti industriali, secondo i quali la crescita si crea all’interno di zone su cui insistono raggruppamenti non casuali o agglomerazioni di organizzazioni, istituzioni e/o imprese prevalentemente di piccole e medie dimensioni. E’ facilmente intuibile come la prossimità geografica dei soggetti coinvolti in un distretto turistico permetta di conseguire i benefici tipicamente associati alle economie di agglomerazione, ai meccanismi di coordinamento, alla formazione di capitale di fiducia, di socializzazione, di motivazione e di cooperazione. A ciò si aggiungono alcune specificità, legate alla natura sociale dei prodotti del settore culturale, che giustificano la tendenza a co-localizzarsi e determinano delle conseguenze sull’intero sistema produttivo e di organizzazione del lavoro. Nella TERZA fase il Gruppo di ricerca esaminerà le peculiarità e le dinamiche competitive del Club di prodotto per lo sviluppo integrato della filiera turistica. Il Club di prodotto catalizza le risorse materiali e immateriali di un'area geografica verso una vision comune, al fine di creare valore aggiunto; di coniugare l'integrazione e l'aggregazione delle risorse con l'immagine unica di un bene specifico e caratterizzante il comprensorio; di garantire il rispetto di standard di qualità e della tutela attiva dell'ambiente. Si tratta di aspetti che connotano il prodotto innovativo, rispondendo, da un lato, alle più moderne tendenze del sistema di offerta e, dall'altro, alle accresciute specificità della domanda. Esso, infatti, offrendo la promessa di un'esperienza unica, valorizza la motivazione dell'ospite, soddisfacendo nel contempo il suo bisogno di ricerca della qualità.Nella QUARTA fase valuterà i fattori di spinta e di attrazione nella progettazione del Club di prodotto per la valorizzazione del territori. L'aggregazione di imprenditori non va considerata quale semplice stimolo alla formazione di un generico senso di appartenenza oppure all'utilizzo di un marchio comune ma deve essere ritenuta un mezzo con il quale instaurare una ramificata trama di relazioni, collaborazioni e sostegno sia tra i produttori di beni e servizi turistici, sia tra questi e i residenti, al fine di definire una missione, creare un valore innovativo e dinamico per il cliente, incentrato sulla valorizzazione e sulla tutela attiva dell'autenticità dei luoghi.