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IL PENSIERO CREATIVO COME STRATEGIA DI PROBLEM SOLVING E DI GUARIGIONE. DAL LIVELLO PSICOLOGICO A QUELLO GENOMICO.
I cognitivisti hanno dimostrato che le regole della logica e del ragionamento si possono imparare. D’altra parte, è proprio nei confronti di problemi complessi di natura cognitiva, emozionale e motoria che le forme di ragionamento logiche e consapevoli annaspano e ci lasciano in una profonda condizione di empasse che può portare a situazioni di conflitto o crisi. Di fronte a tale complessità di problem solving, le strategie di coping creativo divengono un ‘opportunità unica per il raggiungimento della soluzione (Cozzolino, 2007). Negli ultimi anni si è andata sviluppando l’idea che la creatività non sia una condizione innata (Halpern, 1998; Rossi , 2002; Rossi., Rossi, Cozzolino, Iannotti , 2006; )ma che possa essere appresa e sviluppata. Nell’ambito del potenziamento delle capacità di soluzione di problemi complessi che non trovano risposte con le forme logiche e consapevoli di ragionamento,è stata elaborata dal prof. Rossi una strategia creativa di problem solving denominata Processo creativo a quattro stadi. La strategia del Rossi è stata costruita a partire dalle numerose evidenze scientifiche provenienti dalla genomica psicosociale(Rossi e Rossi, 2008).Il processo creativo a quattro stadi, sviluppato dal Rossi, sfrutta la scoperta dell’esistenza di una dialogo interiore di tipo psico-biologico, completamente naturale ed inconscio che avviene ogni 90-120 minuti, definito ciclo ultradiano, al fine di raggiungere, in modo strategico, la soluzione di problemi complessi. Le ricerche sottolineano come gli esseri umani siano dotati di un dispositivo naturale di risoluzione dei problemi, che va a costituire anche una sorta di dispositivo per la promozione del benessere e della salute. Le scoperte del Rossi, mostrano che il dispositivo BRAC, Ciclo di Base Riposo e Attività, funzioni in modo integrato a livello della mente e del corpo. Ecco perché il processo creativo a quattro stadi può essere anche inquadrato come una strategia di comunicazione mente-corpo per la soluzione di problemi di natura psico-fisica. Il processo creativo a quattro stadi con le mani a specchio tende a rendere visibile alcuni aspetti della soluzione del problema abitualmente nascosti ed inconsci. Ciò che le persone proiettano nei movimenti ideodinamici delle loro mani sono fondamentalmente dialoghi tra le reti neurali dell’ippocampo e della neocorteccia che cercano di integrare il vecchio con il nuovo a livello anche di espressione genica e di plasticità cerebrale. L’obiettivo è stimolare le capacità creative verso il lavoro interiore. Il Rossi ha dimostrato che il sistema mente-corpo, non è un sistema statico, ma potenzialmente adattivo al nuovo che si genera in noi. L’ippocampo è la prima parte del cervello che registra una memoria, un apprendimento di quello che noi sperimentiamo come nuovo e sorprendente. Soprattutto durante i cosiddetti periodi “offline”, quando la mente cosciente non è impegnata attivamente nell’affrontare le realtà esterne, l’ippocampo e il cervello si impegnano in un dialogo psico-biologico per aggiornare, ripetere e consolidare la nuova esperienza di vita in maniera adattiva. Questo dialogo creativo di tipo psico-biologico, fatto di replay inconsci ed impliciti è l’essenza stessa su cui si fonda il processo a quattro stadi proposto dal Rossi e che consente di costruire, in modo attivo, quelle condizione necessarie a promuovere la risoluzione di problemi complessi.La ricerca prevede l’utilizzo di un campione di 12 soggetti, di cui 6 per il gruppo di controllo e 6 per il gruppo sperimentale.La suddivisione dei soggetti sarà data dai punteggi in termini di assorbimento cognitivo,aspetto particolarmente associato al pensiero creativo.La ricerca prevede che i soggetti con il loro diverso grado di assorbimento utilizzino il processo creativo a quattro stadi per la risoluzione di problemi complessi. Le misurazioni saranno condotte prima e dopo l’utilizzo del processo a quattro stadi e sarà valutata la diversa capacità di coping.
Struttura | Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione/DISUFF | |
Responsabile | COZZOLINO MAURO | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.635,00 euro | |
Periodo | 11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015 | |
Proroga | 10 dicembre 2016 | |
Gruppo di Ricerca | COZZOLINO MAURO (Coordinatore Progetto) |