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TECNICHE DI TELERILEVAMENTO APPLICATE AL MONITORAGGIO DEL TERRITORIO

I metodi tradizionalmente utilizzati per il monitoraggio topografico del territorio, pur presentando notevoli vantaggi che derivano dall’essere oramai standardizzati e di conseguenza di precisione nota, oltre che di facile gestione una volta installati, consentono di ottenere solo dati di tipo puntuale dai quali estrapolare, mediante algoritmi di interpolazione, l’andamento complessivo del terreno.E’ inoltre in genere necessario potere accedere liberamente nell’area di interesse, cosa che non è sempre possibile per ragioni di sicurezza e di impervietà del terreno. L’accuratezza e l’attendibilità dei risultati ottenuti, quindi, non sono solo funzione della precisione dello strumento utilizzato ma anche di fattori locali indipendenti dall'operatore e dallo strumento.Da queste considerazioni nasce l’esigenza di sperimentare tecniche che consentano di restituire vaste aree in un dato sistema di riferimento a cadenze periodiche, così da avere non più informazioni solo di carattere puntuale ma anche nel continuo, senza inoltre dover direttamente avere accesso all’interno della zona da monitorare. A tale scopo si sono utilizzate due tecniche di telerilevamento, il LiDAR terrestre, che consente di acquisire dati su vaste aree di territorio in tempi relativamente brevi e ricostruire a partire da essi un modello tridimensionale della zona movimentata e l'utilizzo di immagini satellitari ad alta risoluzione..Il vantaggio della tecnica di misura LiDAR terrestre, è che essa può fornire un Digital Terrain Model - DTM molto fitto in breve tempo, che descriva “con continuità” la morfologia del terreno. Altri metodi topografici, quali il rilevo con Stazione Totale motorizzata della posizione di alcuni punti, materializzati sul terreno, o il rilevo GPS, se pur maggiormente collaudati, permettono di monitorare gli spostamenti di un numero molto più esiguo di punti. Il rilievo laser richiede la visibilità diretta della zona rilevata. Il monitoraggio nel tempo richiede l’individuazione di punti fissi nel tempo per poter confrontare i rilievi e valutare eventuali variazioni di forma.Per monitore l’evoluzione nel tempo della superficie del tereno, si prevede di utilizzare per i rilievi topografici la tecnica LiDAR, integrata con quella GPS. La zona test è un'area in frana nel comune di Pisciotta (SA).L'altra tecnica di telerilevamento scelta prevede l'utilizzo di una stereocoppia acquisita dal satellite GeoEye-1 (risoluzione di 0.5m nel pancromatico) sull'area test. Si prevede di elaborare dei DTM a partire dalle immagini satellitari, utilizzando sw commerciali e proprietari.I DTM elaborati con le due tecniche saranno confrontati tra loro e nel tempo al fine di stabilire un protocollo di acquisizione e elaborazione degli stessi, indirizzato al confronto ai fini di monitoraggio.

StrutturaDipartimento di Ingegneria Civile/DICIV
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.053,87 euro
Periodo11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015
Gruppo di RicercaFIANI Margherita (Coordinatore Progetto)