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PER UN ATLANTE LETTERARIO DELLA TRAGEDIA IN ITALIA NEI SECOLI XVIII E XIX

Si realizzerà una banca dati completa dei testi, con un lavoro di spoglio nelle biblioteche italiane, che mirerà a conglobare i dati raccolti. Si giungerà all’accertamento scientifico, bibliograficamente completo (almeno per quanto riguarda la produzione in volume) delle tragedie che sono state pubblicate in Italia, tracciandone poi l'evoluzione diacronica secondo le tipologie che il genere concretamente assunse nell'arco di due secoli. L'indagine consentirà, tra l'altro, di portare alla luce una serie di testi tragici rimasti ancora inediti, sconosciuti o dispersi, ma importanti al fine di rintracciare una concatenazione di elementi che riguardano il dibattito teorico sulle forme della tragedia, la ricezione e la rielaborazione di moduli e di contenuti da altre letterature. Si perverrà, inoltre, all'accertamento di una serie di dati che riguardano la produzione dei testi, il numero delle edizioni e la loro circolazione in ambito regionale e nazionale. La tragedia settecentesca verrà indagata a partire dal Gravina, che nelle sue tragedie ‘politiche' restituisce centralità didascalica a una severa modulazione dell'ethos, e dal Maffei della «Merope», tragedia-ponte fra l'attenzione regolistica per la classicità e l'apertura verso la nuova sensibilità ‘larmoyante' del pubblico borghese. Sul versante dell'Ottocento, si indagherà ‘la scoperta' del teatro shakespeariano da parte dei romantici, che trovarono nelle opere del Bardo elementi di grande novità e suggestione, anche e soprattutto nel superamento dei canoni costrittivi delle unità aristoteliche. Si metterà a fuoco il lento declino della tragedia di tipo "classico", a cui si affiancò il nutrito fiorire di opere scritte da "patrioti"; un'attenzione particolare verrà riservata, in tale direzione, al dramma storico e allo studio di una linea, rimasta finora inesplorata, della tragedia libertaria calabrese, che contamina il modello shakesperiano con suggestioni byroniane. In particolare, la ricerca condurrà un'indagine della produzione letteraria meridionale in senso lato, partendo da Napoli, finalizzata ad attestare tempi, modi della metamorfosi della tragedia classica in tragedia moderna, contaminazioni con altri generi letterari, tra una linea conservatrice e un'altra innovativa, che sembra ispirarsi alle tragedie di Shakespeare, Schiller e Goethe, ma anche ad Alfieri, Manzoni e Pellico. Questi percorsi di studio e di ricerca approderanno alla costituzione di una banca dati bibliografica, fondata su una griglia di campi applicativi, che consentirà di ordinare il materiale raccolto sulla base di categorie funzionali anche all'indagine storico-critica, ivi compresi i diversi aspetti diacronici e diatopici. Si metteranno a punto strumenti informaticamente aggiornati per immettere nell'archivio digitale autografi, edizioni rare e documenti relativi alla tragedia. Oltre che per tale via, alcuni testi (rari o inediti) saranno dati in versione a stampa, con adeguato corredo esegetico e filologico; e, in casi di evidente qualità letteraria, si allestiranno vere e proprie edizioni critiche. Una particolare attenzione sarà riservata, nel caso di redazioni plurime di un testo, alla focalizzazione storica dell'officina autoriale o alla transcodifica di temi e personaggi, quando mutuati da altri generi letterari (come nel caso del romanzo e della narrazione breve). Verrà infine pubblicata una serie di studi sul tema della ricerca, focalizzati metodologicamente e policentricamente sulla letterarietà testuale, per delineare le coordinate storico-critiche, le articolazioni e il tracciato evolutivo del genere tragico in Italia dall’inizio del secolo XVIII alla fine del XIX, ma anche per indagare le forme, le strutture e le scelte stilistiche dei testi analizzati e per evidenziarne la specificità in relazione alla tipologia e alla norma linguistica di riferimento.

StrutturaDipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo2.000,00 euro
Periodo11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015
Gruppo di RicercaGIULIO Rosa (Coordinatore Progetto)