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ASSETTI ECONOMICI POST-MATRIMONIALI E AUTONOMIA DELLE PARTI

Il progetto vuole preliminarmente focalizzare l'attenzione sugli attuali profili di debolezza economica del coniuge, alla luce di fattori quali la flessibilità dell’offerta di lavoro, la centralità del capitale della conoscenza, la conseguente evoluzione del concetto di patrimonio verso la conoscenza, al fine di prospettare meccanismi di tutela meglio rispondenti alle istanze di pieno e libero sviluppo della persona e di eguaglianza sostanziale promosse dalla Carta costituzionale.La crisi del paradigma, un tempo dominante, di famiglia (si pensi al fenomeno delle c.d. <<famiglie ricomposte>>, che si aggiungono ad una prima famiglia disgregatasi) induce, inoltre, ad interrogarsi sulla opportunità della permanenza sine die dell’obbligo gravante sul coniuge economicamente abbiente nei confronti di quello più debole , secondo l’interpretazione datane dalla giurisprudenza. L’esigenza di una riflessione critica involge, in particolare, quel consolidato orientamento che, nonostante la mancanza di una precisa base normativa, ha riconosciuto al coniuge debole il diritto alla conservazione di un tenore di vita analogo a quello goduto nel corso della vita matrimoniale. Le soluzioni approntate dagli ordinamenti di altri Paesi europei nei quali è statisticamente frequente la costituzione di nuovi nuclei familiari dopo la rottura del primo, incentivano la propensione di ciascun membro della famiglia a contare prima di tutto sulle proprie autonome capacità di produrre un reddito sufficiente ai propri bisogni. Rilevano inoltre i Principles of European Family Law regarding Divorce and Maintenance Former Spouses elaborati dalla Commission on European Family Law, tra i quali l'autosufficienza, i limiti temporali e la possibilità per i coniugi di concludere, dopo il divorzio, «accordi sul mantenimento». L’accordo, che deve rivestire la forma scritta, può riguardare l’ammontare, le modalità di esecuzione, la durata e l’estinzione dell’obbligo di mantenimento, nonché l’eventuale rinuncia al diritto dello stesso.La seconda fase del progetto concerne precipuamente la pratica ormai consolidata nelle procedure di definizione concordata della «crisi» matrimoniale degli accordi con i quali i coniugi regolano le pretese reciprocamente vantate o i loro rapporti con i figli, integrando l’accordo di vivere separati con la previsione di attribuzioni patrimoniali mobiliari e/o immobiliari. Tali pattuizioni non sono oggetto di esplicita previsione normativa: esse sembrano piuttosto divergere dalla scelta originaria del legislatore di assumere come strumento ordinario di sistemazione post-matrimoniale dei rapporti economici l’assegno periodico di mantenimento. In sede di divorzio è data invece ai coniugi la possibilità di corrispondere «in unica soluzione» quanto dovuto per il mantenimento. Il tema rimanda al ruolo della autonomia privata nei rapporti familiari, anche in fase patologica: il sempre più deciso spostamento del baricentro dal momento dell’intervento valutativo del giudice a quello dell’accordo delle parti richiede tuttavia di essere contemperato con un’altra sicura tendenza del nostro tempo, e cioè quella di non abbandonare la parte debole al potere contrattuale della parte forte. Occorre a tal fine considerare le proposte de iure condendo di modifica legislativa in favore di un controllo di equità e di aderenza alla situazione esistente nel momento della pronuncia (coma la proposta di disciplina degli “accordi prematrimoniali” del Notariato) e la giurisprudenza in materia di quantificazione dell'assegno e di omologazione degli accordi patrimoniali in attuazione del mantenimento. Si vuole infine analizzare le questioni applicative concernenti gli accordi patrimoniali formalizzati nel verbale di separazione.

StrutturaDipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.452,00 euro
Periodo11 Dicembre 2013 - 31 Dicembre 2016
Gruppo di RicercaIMBRENDA Mariassunta (Coordinatore Progetto)
CARAPEZZA FIGLIA Gabriele (Ricercatore)
COLUCCI ROSANNA (Ricercatore)
CUOFANO Giovanna (Ricercatore)
DI NENNA Giovanni (Ricercatore)
FEDERICO Andrea (Ricercatore)
GARGANO ROSSELLA (Ricercatore)
LAZZARELLI Federica (Ricercatore)
MALOMO Anna (Ricercatore)
URCIUOLI Maria Antonietta (Ricercatore)