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DALLA SIMULAZIONE ALLA MODELLAZIONE DELLE ARCHITETTURE DISEGNATE: GLI SPAZI ILLUSORI NELLE PITTURE PARIETALI ANTICHE IN CAMPANIA.

Il progetto proposto, attraverso gli strumenti propri della rappresentazione, intende analizzare il ricco patrimonio figurativo di architetture disegnate che connotano le numerose ville di epoca romana esistenti in Campania, soprattutto in area vesuviana.Si tratta di un corpus di immagini particolarmente significativo, in quanto espressione ante litteram di una realtà virtuale che simula spazi illusori, in molti casi pensati e progettati fin nei minimi dettagli.In tal senso si comprende quanto utile possa essere restituire digitalmente non solo lo spazio fisico delle ville stesse, ma anche la realtà illusoria delle architetture fittizie dipinte sulle superfici murarie.Con tale obiettivo appare innanzitutto opportuno predisporre una rigorosa metodologia che – con l’ausilio di tutte le tecniche e le procedure grafiche ritenute utili – possa condurre, per steps successivi, alla completa decodifica di quelle architetture immaginarie.Il modello di ricerca proposto prevede le seguenti fasi operative:- individuazione e catalogazione del repertorio iconografico ritenuto significativo;- definizione metrica delle architetture illusorie, secondo procedimenti geometrico-rappresentativi di volta in volta adeguati alla figurazione presa in esame. In particolare, negli episodi riconducibili a proiezioni mongiane lo spazio fittizio andrà ridisegnato nel rispetto di criteri e rapporti di proporzionalità, facendo riferimento ad un elemento della scena raffigurata che diventa il modulo dell’intera strutturazione. Più complessa, ma altrettanto rigorosa, l’interpretazione delle architetture disegnate in prospettiva, per le quali delicato è il passaggio dall’immagine proiettiva della scena dipinta alla rappresentazione descrittiva delle proiezioni ortogonali, desunte con procedimenti fotogrammetrici. In tale fase, che ripercorre a ritroso il processo di raffigurazione dello spazio, numerosi sono i dati passibili di un'interpretazione critica soggettiva da parte dell’operatore, che perciò deve possedere una particolare sensibilità e una approfondita conoscenza storico-architettonica;- rielaborazione dei dati grezzi desunti. Ai fini della ricostruzione della scatola spaziale è necessario un lavoro di affinamento delle informazioni precedentemente ottenute. Si ipotizza cioè di procedere alla correzione metrica di alcuni elementi, che risultino non coerenti con il resto della figurazione, ridimensionandoli in funzione del modulo assunto quale riferimento. Così le architetture illusorie, che talvolta verrebbero ad includere spazi non praticabili o elementi ‘fuori misura’, possono essere rese compatibili con ipotetiche architetture reali coeve alle strutture che le ospitano;- ricostruzione tridimensionale delle architetture disegnate, attraverso la modellazione digitale. Grazie alle tecniche e ai sistemi propri della rappresentazione infografica diventa possibile immaginare di far vivere quegli spazi, così come ideati e pensati. In una dimensione spazio-temporale, assolutamente inconcepibile all’epoca, se ne restituiscono allora gli intenti compositivi e progettuali che possono essere colti muovendosi all’interno di tali architetture. Attraverso la modellazione digitale si può infatti immaginare di calarsi virtualmente in una scatola spaziale che acquista la profondità solo simulata dalle proiezioni pseudo-ortogonali di architetture che ne impreziosiscono le superfici murarie. O ancora di moltiplicare lo spazio, aggiungendo virtualmente alle sale reali delle ville di epoca romana quegli ambienti fittizi disegnati in prospettiva per attraversare il limite fisico delle pareti. E ciò con l’obiettivo di pervenire ad una fruizione partecipata del visitatore che, in virtù di un coinvolgimento sensoriale ben più efficace rispetto alla visione passiva della scena dipinta, possa cogliere in tutta la sua pienezza, la forza grafica ed artistica di un patrimonio culturale così sofisticato e prezioso.- divulgazione di risultati della ricerca.

StrutturaDipartimento di Ingegneria Civile/DICIV
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo4.900,00 euro
Periodo11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015
Proroga11 dicembre 2016
Gruppo di RicercaMESSINA Barbara (Coordinatore Progetto)
BARBA Salvatore (Ricercatore)
Barbato Davide (Ricercatore)
CARDONE Vitale (Ricercatore)
IANNIZZARO Vincenzo (Ricercatore)