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DIRITTI CONIUGALI E DISPONIBILITÀ PREVENTIVA
L'indagine sull’esistenza ed i margini del potere di disposizione preventiva dei diritti coniugali prenderà le mosse dal dettato dell'art. 160 c.c., allo scopo di comprenderne l'effettiva portata ed in particolare l'incidenza sul potere dei privati di autoregolamentare l'esercizio delle situazioni giuridiche soggettive attribuite ex lege per effetto del matrimonio. Si cercherà, al riguardo, in primis di risolvere le questioni dell'applicabilità della norma in questione ai soli diritti di natura patrimoniale o anche a quelli di natura personale, nonché della riferibilità del divieto alla sola fase fisiologica del vincolo coniugale o, di contro, anche a quella cd. patologica. Di seguito, si incentrerà l'attenzione sul concetto di “negozio di disposizione", onde chiarire l'afferenza, nella sua sfera di significatività, oltre che delle vicende costitutive ed estintive, anche di quelle modificative del rapporto. Tale passaggio prelude alla verifica della configurabilità di accordi coniugali che, lungi dall'incidere sulla nascita od estinzione dei diritti coniugali - ovviamente preclusa dalla legge - si pongano in termini di autoregolamentazione dell'esercizio delle relative situazioni giuridiche soggettive senza derogare ai diritti e doveri contemplati dalla legge. Una volta definito l’ambito di operatività dell’autonomia privata in rapporto alle situazioni giuridiche soggettive – ed in particolare, a quelle di contenuto patrimoniale – nascenti dalla legge per effetto del matrimonio, occorrerà qualificare la natura degli accordi determinativi di tali obblighi legali inderogabili. Al riguardo, si sottoporrà a vaglio critico la tesi che li configura come negozi di accertamento - la quale, nella specifica ipotesi di accordi preventivi, ne precluderebbe l'ammissibilità poiché un negozio ricognitivo di un’obbligazione legale la cui nascita ed entità è, al momento della stipula, assolutamente incerta, sarebbe radicalmente nullo per impossibilità o indeterminatezza dell’oggetto -, cercando dunque di ricostruire autonomamente la cd. funzione determinativa. Una volta operata tale ricostruzione, si potrà tentare di dare al problema della disponibilità in via preventiva dei diritti coniugali patrimoniali una soluzione coerente e soprattutto unitaria, sottoponendo a vaglio critico gli attuali orientamenti giurisprudenziali che, in materia di accordi connessi alla crisi coniugale, giungono invece a conclusioni diverse e tra loro contraddittorie.
Struttura | Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza) | |
Responsabile | NADDEO Francesca | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.402,00 euro | |
Periodo | 11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015 | |
Proroga | 9 settembre 2017 | |
Gruppo di Ricerca | NADDEO Francesca (Coordinatore Progetto) |