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CODIFICAZIONI RELIGIOSE NEL TARDO ANTICO
Scopo princpale della ricerca, nel corso del secondo anno, è quello di definire il rapporto, nel Tardo Antico, tra il fenomeno codificatorio e il consolidamento delle nuove forme di religiosità, chiamate a governare la società civile nel momento di trapasso tra il mondo antico e l'età medioevale.In tal senso, la ricerca intende proseguire nell’investigazione sulle raccolte di materiale normativo, di vario tipo, caratterizzate da una natura prevalentemente religiosa dei testi assemblati, nonché da una finalità, affidata alle stesse compilazioni, di tipo evidentemente o presumibilmente religioso.Nel corso del primo anno, partita da una disamina delle intenzioni religiose sottese alle grandi raccolte di Teodosio II e Giustiniano, e da una riflessione sul processo di formazione, nella nuova temperie spirituale del dominato cristiano, di una nuova idea del diritto come sistema totalizzante, insieme ordinato e completo di norme, la ricerca si è soffermata sul problema della coesistenza, nel Codice Teodosiamo e nel Corpus iuris civilis, del ‘vecchio mondo’ pagano e della nuova etica cristiana, sulla risignificazione e sussunzione del diritto classico nel nuovo sistema teocratico, che voleva iura e leges assemblati, ‘risistemati’ e ‘consacrati’ in nome di Dio. Preso atto, però, che le grandi codificazioni imperiali - così come le raccolte minori curate dai privati -, quantunque volute e realizzate con uno spirito teocratico, restano, per la grande maggioranza dei loro contenuti, delle raccolte di norme secolari, solo in piccola percentuale relative a tematiche di culto, la ricerca intende, nel corso del secondo anno di svolgimento, procedere a un'analisi esegetica, storica e comparativa di quelle forme di 'codificazione' del Tardo Antico i cui contenuti appaiono caratterizzati dalla connotazione specificamente religiosa.Con tale spirito, saranno sottosposte a vaglio critico una variegata serie di fonti, a partire dalla cd. Collatio legum Mosaicarum et Romanarum, la singolare silloge di precetti mosaici e materiale giurisprudenziale e normativo romano, a cui il coordinatore della ricerca dedica ormai da svariati anni la propria attenzione. Nel presente progetto di ricerca il testo viene tuttavia esaminato da una nuova angolazione, ossia come esempio di una ‘codificazione’, di tipo religioso, da accostare, sul piano letterario, non già alle altre raccolte di materiale giuridico dei secoli IV-VI (compilazioni private e codificazioni imperiali), bensì ai formulari di precetti religiosi che, dopo la caduta del Tempio, del 70 d.C., e l'inizio della diaspora, vennero elaborati, in ambito tanto ebraico quanto cristiano, per indicare ai fedeli una giusta condotta di vita (in ambiente ebraico, nell’ambito dei tentativi – variamente contrastati - di una definizione di sintesi dell’‘ortoprassia’ dettata della Torah; in ambiente cristiano, con un intento insieme 'semplificatore' e ‘sostitutivo’ rispetto all’osservanza israelita).In questa prospettiva, la comprensione della Collatio potrà trovare nuova luce attraverso un’analisi di tipo comparativo, che la ponga a confronto con le varie testimonianze letterarie, tanto ebraiche quanto cristiane (già quelle dei primi secoli: dai Vangeli a Paolo di Tarso, da Filone Alessandrino al Pastore di Erma, dalla Didaché apostolorum a Ireneo di Lione, ma soprattuto quelle del Tardo Antico: da Agostino ai Libri poenitentiales, dalla codificazione della Mishnah allo Shema’ Israel, dal noachismo ai vari testi di commento al Decalogo), attestanti i vari e controversi processi di costruzione di ‘codificazioni’ religiose in grado di definire (spesso in senso ‘difensivo’ o ‘esclusivo’) nuove forme di appartenenza e di identità. Un confronto i cui frutti potranno giovare non solo alla valutazione della cd. Lex Dei, ma anche a una nuova ricostruzione del complesso percorso di divaricazione tra ebraismo e cristianesimo nel Tardo Antico, e dei suoi riflessi sul piano del diritto.
Struttura | Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza) | |
Responsabile | LUCREZI Francesco Maria | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 2.052,00 euro | |
Periodo | 11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2016 | |
Gruppo di Ricerca | LUCREZI Francesco Maria (Coordinatore Progetto) BOTTIGLIERI Anna (Ricercatore) Capobianco Teresa (Ricercatore) DEL BAGNO Ileana (Ricercatore) DI CINTIO Lucia (Ricercatore) D'ORTA Maurizio (Ricercatore) FASOLINO Francesco (Ricercatore) PONTILLO Antonio (Ricercatore) TRIFONE Gian Paolo (Ricercatore) |