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IL SOVRANO MILITARE ORDINE DI MALTA E LA CALABRIA NEL VICEREGNO SPAGNOLO

La concessione, nel 1530, di Malta al Sovrano Militare Ordine di San Giovanni di Gerusalemme da parte dell'imperatore Carlo V mutava la storia dell'isola, una "frontiera barbarorum" che i Cavalieri trasformarono in un baluardo fortificato del sistema difensivo spagnolo, in un avamposto strategico per il controllo del Mediterraneo percorso da corsari e pirati, turchi e barbareschi.Negli anni di Tunisi, di Gerba, di Malta, di Lepanto, riprendevano vigore gli ideali e i valori della cavalleria medievale e una società intera sembrava ricompattarsi di fronte al pericolo proveniente dal mondo turco. Tutto ciò si inquadrava in un sistema di interessi e strategie molto articolato: l'esigenza della nobiltà e dei gruppi sociali emergenti di acquisire prestigio con la militanza dei figli cadetti nella religione gerosolimitana, arricchendo con le gesta militari la storia della famiglia, la convenienza economica che i proventi delle Commende fornivano ai Cavalieri, garantendo loro un tenore di vita "more nobilium". L'ascesa nel "cursus honorum" della Dignità si intrecciava con l'avanzamento nei gradi gerarchici della marina dell'Ordine, documentata dall'effettiva partecipazione alle campagne portate avanti da quella flotta e tendenti alla protezione della Cristianità.Numerosa, infatti, fu la partecipazione dei Cavalieri calabresi alle varie imprese che vedevano contrapposti due mondi: quello cristiano e quello turco, nello scacchiere mediterraneo: l'assedio di Malta (1565), la battaglia di Lepanto (1571), la congiura di Campanella (1599). Ma, a parte tali eventi che hanno riempito pagine e pagine di storia, tramandate e celebrate da poeti e scrittori del tempo, molti furono i Cavalieri coinvolti in avvenimenti militari anche nel secolo XVII. L'Ordine, infatti, confermava la sua funzione di difesa della Calabria dagli assalti del Turco e del Barbaresco, o di intervento in caso di necessità come al tempo della rivolta antispagnola siciliana del 1674.Molteplici sono le fonti alle quali attingere per tale ricerca: fonti ancora inedite, conservate in archivi e biblioteche italiani e stranieri, specie in quelli di Malta (Archivio dell'Ordine, Archivio Storico, National Library), di Madrid (Archivo Nacional, Biblioteca Nacional), di Simancas (Archivo General), di Roma (Archivio Segreto Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Biblioteca Nazionale), di Napoli (Biblioteca Nazionale, Archivio di Stato, Biblioteca della Società Napoletana di Storia Patria), di Firenze (Archivio di Stato, Biblioteca Nazionale).

StrutturaDipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.250,00 euro
Periodo11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015
Gruppo di RicercaMAFRICI Mirella Vera Antonia (Coordinatore Progetto)