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DALLA TRADUZIONE ALLA MEDIAZIONE LINGUISTICA. COME CAMBIA LA COMUNICAZIONE DELLE P.M.I CHE OPERANO IN MERCATI GLOBALI

Il progetto di ricerca si propone di verificare, approfondire e valutare il ruolo assunto dalla traduzione all’interno delle tradizionali strategie competitive aziendali, anche alla luce del fatto che la traduzione, sempre più spesso, si pone come un importante driver immateriale, in grado di garantire, se ben armonizzata con l’insieme delle attività aziendali, un saldo vantaggio competitivo. L’originalità del presente lavoro risiede nell’applicazione di attività di matrice linguistico-umanistica ad attività di natura tipicamente aziendalistica, come, ad esempio, la comunicazione istituzionale (corporate communication) e la comunicazione di marketing (marketing communication). Di fatto, in una società aperta, flessibile e globalizzata come quella attuale, è necessario che qualsivoglia azienda debba inevitabilmente agire e confrontarsi con realtà economicamente, geograficamente e, dunque, linguisticamente differenti. In tal senso la prassi traduttiva diventa rilevante e indispensabile. Consente, infatti, alle aziende di competere in ambienti e mercati globali in maniera consapevole e rispondente alle esigenze non solo commerciali, ma anche sociali dei propri stakeholder e, in particolare, dei clienti target, cui destinano la propria offerta. Aprirsi, anche, alle esigenze linguistiche della controparte, e cioè degli stakeholder, rappresenta un ulteriore elemento su cui le aziende possono contare per rafforzare e ottimizzare la fiducia che in esse ripone la controparte. In particolare, facilitando l’interazione azienda- stakeholder e rafforzandone l’immagine istituzionale, s’incrementano i rapporti con clienti reali e potenziali. La ricognizione e l’analisi dei cosiddetti “interpreting studies” (Salevsky and Target, 1993; Harringtonand Turner, 2001; Pöchhacker, 2003; Angelelli and Jacobson, 2009) applicati alle attività di matrice economica e commerciale, costituirà un ulteriore oggetto d’indagine. In letteratura, rari sono i contributi destinati allo studio di tali attività, nonostante in ambito aziendale la traduzione faciliti l’attuazione delle cosiddette strategie di adattamento, che permettono di superare le differenze linguistico-culturali che, in mercati globali, influenzano le politiche aziendali e la corporate communication. È chiaro, quindi, che gli elementi di natura linguistico-culturale, spesso presenti nei rapporti d’affari, devono essere gestiti in maniera coordinata con la comunicazione aziendale e, soprattutto, con la mediazione linguistica, area di attività che raggruppa l’interpretazione e la traduzione, attività affini, ma non identiche o equivalenti. Infatti, se per un verso, la traduzione funge da trasmissione di un messaggio dalla lingua di partenza a quella di destinazione attraverso supporti specifici (es. scritti, audio, video ecc.), trattati non solo a distanza, ma anche in differita, tutto ciò non si verifica in ambito interpretativo. L'interpretazione, di fatto, permette la trasmissione, in tempo reale e in presenza, di risorse verbali e paraverbali, ovvero la trasposizione fedele dalla lingua di partenza a quella di destinazione, in funzione della trasmissione diretta di un messaggio. Applicata ad attività critiche come la corporate communication e la comunicazione di marketing, la mediazione linguistica permette di ridurre i rischi derivanti da una traduzione strettamente letterale, spesso incapace di valorizzare le sfumature sociali, psicologiche ed emozionali alla base delle particolari tipologie comunicative. Si ipotizza, quindi, che il mediatore culturale possa facilitare, anche in ambito aziendale, l’interpretazione e la diffusione corretta dei messaggi sia istituzionali, che commerciali, così da rendere le strategie di comunicazione aziendale quanto più efficaci possibile e limitare i rischi derivati dalla mancanza di “fit” tra emittente (azienda) e ricevente (stakeholder).

StrutturaDipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo2.000,00 euro
Periodo11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015
Proroga10 dicembre 2016
Gruppo di RicercaMAIELLO Gisella (Coordinatore Progetto)