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LE FORME BREVI COME ESPERIMENTI DI SCRITTURA E DI PENSIERO NELLA LETTERATURA TEDESCA DEL XX E XXI SECOLO
Muovendo dalla base di partenza scientifica indicata, si prenderanno in considerazione casi esemplari di forme brevi in ambito letterario e culturale di lingua tedesca a partire dal periodo tra le due guerre fino alla contemporaneità (tra cui Alfred Döblin, Alfred Andersch, Marie Luise Kaschnitz, Robert Walser, Elias Canetti, Ilma Rakusa, Yoko Tawada). Negli anni ‘20 e dei primi anni ’30 il Feuilleton rispondeva alle richieste di brevità e pregnanza poste dalla diffusione mediatica del sapere in giornali e riviste, in cui venivano pubblicati spesso anche schizzi e miniature in prosa di più ampi progetti romanzeschi (ad es. Robert Musil, Robert Walser, Elias Canetti, Ernst Jünger). Definite dai loro autori „Stenogramme“ (Canetti), „Bilder“ (Musil), „Kleinigkeiten“ (Walser), queste forme esprimono il carattere provvisorio, passeggero, marginale e polemico di questa scrittura, ma anche tutta la materialità del testo, del gesto di scrittura. Dopo la seconda guerra mondiale si assiste ad un vero boom del racconto breve, che nella riduzione narrativa pone il problema della rappresentabilità dei traumi della storia. Nella letteratura contemporanea le forme brevi esprimono inoltre una interessante riflessione sulle premesse formali e mediali della competenza visiva e performativa delle opere stesse creando delle interessanti sintesi temporali e collegando in maniera inedita modalità narrative e descrittive. Per le forme brevi della modernità e postmodernità diventa spesso decisivo il rimando alle arti figurative, alla fotografia e al film. Superando una prospettiva di studio narratologica, che ha spesso privilegiato un'analisi della narratività o della narrazione in generale, il progetto indirizzerà l’analisi sulla specificità testuale di questa forma particolare di narrazione, sulla continuità/discontinuità di genere delle forme brevi e sulla loro dimensione intermediale. Il progetto intende quindi analizzare i principi che agiscono in queste forme (ad es.condensazione/espansione), il ruolo del tempo nel discorso (si gioca su un tempo del discorso pensato e dosato in relazione a un tempo di lettura), la particolare organizzazione iconica, in cui espressione e contenuto si saldano in quell’unico modo che evidenzia la dimensione visibile della forma breve, e la maniera in cui qui una sorta di concretezza del pensiero incorpora quanto del reale si colloca fuori dall’ordine logico, filosofico del discorso. Partendo dal presupposto che la significatività delle forme brevi dipende dalla struttura e dalla forma della narrazione, dal loro principio compositivo, si cercherà di mostrare come queste forme con la loro strutturazione del materiale narrativo abbiano la funzione di cambiare radicalmente la struttura dell’argomentazione del pensiero. Il progetto di ricerca analizzerà e discuterà così anche le potenzialità delle forme brevi di elaborare e trasformare le modalità di produzione, ricezione e trasmissione del sapere.Per la realizzazione del progetto si prevedono soggiorni di ricerca in Germania, l'organizzazione di seminari scientifici internazionali, la pubblicazione dei risultati della ricerca.
Struttura | Dipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM | |
Responsabile | PERRONE CAPANO Lucia | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.700,00 euro | |
Periodo | 11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015 | |
Proroga | 10 dicembre 2016 | |
Gruppo di Ricerca | PERRONE CAPANO Lucia (Coordinatore Progetto) |