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LA PENTRAXINA 3: UN POTENZIALE MARCATORE DI DANNO ENDOTELIALE NELL'IPERTENSIONE ARTERIOSA

Sebbene, numerose evidenze in letteratura suggeriscono come la PTX3 possa essere il comune denominatore del danno endoteliale, non è ancora noto se la proteina di per sé è in grado di esercitare un’azione diretta sulla componente vascolare. A tal proposito, nostri dati preliminari dimostrano che la PTX 3, in vitro, è in grado di evocare disfunzione endoteliale in vasi di resistenza di modelli sperimentali. Tale azione sembra essere mediata dall’interazione con la P-Selectina, una glicoproteina a singola catena polipeptidica presenta sia costituzionalmente che in seguito a stimolo sulla superficie dell'endotelio dei vasi sanguigni. L’alterazione funzionale evocata dalla PTX3 siassocia ad alterazioni strutturali della componente vascolare e questo effetto è assente nei topi KO per P-Selectina. La disfunzione endoteliale è caratterizzata da una ridotta vasodilatazione mediata principalmente dall’ossido nitrico (NO).La ridotta presenza di NO può dipendere da una ridotta biodisponibilità per l’incremento dello stress ossidativo e da una ridotta sintesi da parte dell’enzima ossido nitrico sintetasi (eNOS). A tale scopo, sia nei vasi che nelle cellule endoteliali isolate (HUVEC), che rappresentano il target dell’azione della PTX3, valuteremo:a. lo stress ossidativo mediante le principali tecniche quali il Diidroetidio (immunoistochimica) e la lucigenina;b. gli enzimi coinvolti nella genesi dello stress ossidativo quali NADPH ossidasi, eNOS, ciclossigenasi (COX) e Xantina ossidasi;c. lo stato di fosforilazione di eNOS, che rappresenta un importante sistema di regolazione dell’attività enzimatica;d. i livelli di tetraidrobiopterina (BH4), un cofattore fondamentale per il corretto funzionamento di eNOS.I cambiamenti morfologici ed il rimodellamento tissutale sono tra i principali fattori capaci di influenzare il metabolismo cellulare. Dal momento che la PTX3 è capace di indurre un’alterazione morfologia, caratterizzata da vacuolizzazione e dalla rottura della lamina basale, valuteremo cambiamenti nel metabolismo cellulare misurando contemporaneamente il tasso di acidificazione extracellulare (ECAR) ed il tasso di consumo di ossigeno (OCR) di cellule trattate con pentraxina 3 a tempi e concentrazioni diversi in modo da poter associare alla sofferenza cellulare una concomitante variazione dell’attività metabolica.La disfunzione endoteliale è un tipico marker dell’ipertensione arteriosa e la nostra evidenza preliminare che dimostra come la PTX3 è in grado di evocare la disfunzione dell’endotelio ci spinge a valutare gli effetti in vivo sulla pressione arteriosa conseguenti alla somministrazione della PTX3. In seguito alla valutazione della pressione arteriosa, mediante tail-cuff, preleveremo dagli stessi animali i vasi per effettuare uno studio funzionale avvalendoci di apparecchiature come il wire myograph ed il pressure myograph, mediante i quali sarà valutata la funzionalità dei vasi ex-vivo. Infine, gli effetti pressori della PTX3 saranno valutati anche in presenza di inibitori farmacologici selettivi o di anticorpi monoclonali contro la P-Selectina. In particolare, valuteremo:a. le variazione della pressione sistolica arteriosa mediante metodo classico tail-cuff.b. la condizione morfologica mediante microscopia elettronica.c. la funzione vascolare ex-vivo mediante wire myograph e pressure myograph.La caratterizzazione di nuovi target coinvolti nel danno vascolare promosso dalla PTX3, porterebbe alla definizione di nuove strategie terapeutiche mirate a limitare il danno vascolare e lo stato ipertensivo in tutte quelle condizioni patologiche caratterizzate dalla presenza di elevati livelli di PTX3. Inoltre, ci proponiamo di candidare PTX3 come nuovo marcatore di disfunzione endoteliale dotato di ottima sensibilità e specificità, con la possibilità di essere rapidamente e quantitativamente misurato nel plasma, in grado di contribuire alla valutazione del rischio ed alla scelta della migliore terapia farmacologica.

StrutturaDipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria “Scuola Medica Salernitana”/DIPMED
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo7.669,80 euro
Periodo11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2022
Proroga11 dicembre 2022
Gruppo di RicercaVECCHIONE Carmine (Coordinatore Progetto)