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PER UNA STORIA DELLA SOLIDARIETA' IN ETA' CONTEMPORANEA. LA PONTIFICIA OPERA DI ASSISTENZA E GLI AIUTI INTERNAZIONALI NEL SECONDO DOPOGUERRA

«La solidarietà non lascia tracce».Secondo questo assunto, che rimanda al messaggio evangelico secondo cui «non sappia la mano destra quel che fa la sinistra» e alle coordinate culturali delle società occidentali, almeno apparentemente risulta arduo il compito di avviare percorsi di ricerca sulla storia della solidarietà in età contemporanea. Ciononostante, la solidarietà umana si fonda sul riconoscimento della oggettiva interdipendenza dei destini umani e presuppone la scelta etica del bene comune come criterio dell'agire. Da questo punto di vista, infatti, una storia dei comportamenti solidali, all'interno di profonde interrelazioni antropologiche, filosofiche, legali, politiche, sociali, economiche, diventa un indicatore delle connotazioni più profonde di una comunità.Indagare diacronicamente le numerose e complesse sfaccettature della storia della solidarietà significa andare alla radice di uno dei fattori fondanti l'identità individuale e collettiva di una società. Soprattutto in età contemporanea, infatti, questo tipo di ricerca intercetta con forza una delle più significative trasformazioni sociali, ovvero quella che scaturisce dal transito dalle società "collettive" (e a forte caratterizzazione mutualistica) a quelle dell'individualismo possessivo e del funzionalismo sistemico.La ricerca partirà innanzitutto da alcune questioni di ordine lessicale, mettendo innanzitutto a fuoco le differenze specifiche tra campi semantici afferenti a generi molto prossimi; in tale ottica, infatti, occorrerà distinguere tra solidarietà, beneficenza, carità, aiuto, mutualismo, ecc. La solidarietà, infatti, investe, al contrario delle altre azioni finalizzate al bene comune (anche in virtù del potente coinvolgimento dell'universo morale ed etico dei singoli e delle comunità che tale tipo di azioni mettono in campo), le sfere valoriali che ispirano detto comportamento.Il secondo momento riguarderà lo studio di un particolare momento storico, ovvero quello relativo all'immediato secondo dopoguerra. Furono quelli, infatti, gli anni che videro attivarsi in Italia programmi speciali di intervento solidale per combattenti e reduci di guerra. Con il 1944 presero il via alcune azioni che videro il Vaticano divenire un centro operativo importante per l'assistenza ai profughi e ai rifugiati. Nacque, infatti, quello che è stato definito come indirizzo "caritatevole" dell'assistenza, ancora lontano dalla visione laica di "Stato sociale".La Chiesa cattolica, infatti, nel vuoto istituzionale generato dalla guerra in materia assistenziale, occupò (sicuramente anche per la missione insita nella sua natura) spazi di intervento che supplirono alle carenze generate dallo sbandamento della monarchia nel biennio del difficile transito dalla guerra alla pace e dalla monarchia alla repubblica. Nacque in quel contesto prima la Pontificia Commissione di Assistenza ai profughi, confluita poi - insieme alla Commissione Assistenza reduci - nella Pontificia Commissione di Assistenza (PCA) e, in ultimo, nella Pontificia Opera di Assistenza (POA).La ricerca d'archivio riguarderà lo studio dei fondi Presidenza del Consiglio dei Ministri (PCM) presso l'Archivio centrale dello Stato per le relazioni tra Santa Sede e Stato italiano, l'Archivio segreto vaticano (sezione Segreteria di Stato) e i diversi archivi diocesani per le sezioni periferiche della POA. Lo studio proseguirà con l'analisi critica condotta sui filmati individuati presso il Pontificio Consiglio per le comunicazioni sociali - Filmoteca vaticana, ove le azioni delle opere pontificie rivivono in una serie di immagini filmate (circa 70 pellicole) che provengono dall'archivio della POA.L'azione di ricerca riguarderà, infine, il reperimento, la catalogazione e lo studio di tutte le pubblicazioni POA, al fine di analizzarne il "volto pubblico" e comunicativo, oltre che per approfondire i numerosi campi di azione di detta istituzione di assistenza.

StrutturaDipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione/DISPC
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo2.100,00 euro
Periodo11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015
Proroga11 dicembre 2016
Gruppo di RicercaELIA Annibale (Coordinatore Progetto)
COSTANTINO LIDIA (Ricercatore)
DAMONE GIUSEPPE (Ricercatore)
DE ROSA Ornella (Ricercatore)
PIROLO FRANCA (Ricercatore)
VARRICCHIO FRANCESCO (Ricercatore)
VERRASTRO Donato (Ricercatore)