Progetti Finanziati

Ricerca Progetti Finanziati

LA PERSEGUIBILITÀ  DEGLI ILLECITI NEL WEB 2.0: PROFILI DI DIRITTO COMPARATO

I dati sulla continua espansione del fenomeno dei c.d. cybercrimes dimostrano come l’impiego del filtro tecnologico alimenti tra gli utenti un esteso senso di impunità, che molto spesso incentiva le condotte illecite, orientandole verso la denigrazione, l’offesa, la subdola strumentalizzazione delle opinioni e dei pareri nei confronti di un determinato soggetto, sia esso un personaggio pubblico o un semplice privato.Una delle soluzioni adottabili proposte da alcuna dottrina - sia in una prospettiva di deterrenza che di efficacia delle tutele successive - porterebbe al c.d. “anonimato protetto” che assicurerebbe – qualora fosse necessario – l’identificabilità “univoca” dell’utente che ha avuto accesso ad internet con un margine di errore molto vicino a quello in cui incorrerebbero gli inquirenti alle prese con un reato “off-line”. L’evidente “sbilanciamento” nel parallelismo reale/virtuale incide su altri due ulteriori aspetti: la carenza delle tutele assicurabili alla vittima non riguarda solo la perseguibilità dell’autore dell’illecito ma, ancora, si estende alla difficoltà di assicurare adeguate forme di ristoro dall’offesa subita nella propria sfera morale e, soprattutto, all’impossibilità di garantire dei rimedi adeguati, efficaci e tempestivi, che consentano l’immediato ripristino del proprio quadro reputazionale, molto spesso “macchiato” in maniera indelebile dalle azioni diffamanti perpetrate sul web.Le riflessioni formulate dalla giurisprudenza e dalla dottrina più recenti fanno emergere altresì l’esigenza di elaborare uno schema di interventi che apportino delle modifiche alla legislazione vigente. Il progetto di ricerca tenterà pertanto di elaborare e analizzare in maniera critica i dati raccolti, sviluppando infine uno studio che si concentri sulle eventuali ipotesi di intervento.L’attività di elaborazione delle prospettive di riforma della regolamentazione di “internet” nell’ambito della tutela dei diritti fondamentali della persona seguirà inoltre delle ben precisi direttrici, in questo modo sintetizzabili: a) il rispetto della disciplina legislativa sugli ISP, nonché quella sul trattamento dei dati personali;b)la necessità di approntare delle procedure alternative di tutela, efficaci e che rispettino i canoni di economicità;c)opportunità di affermare, in una prospettiva di consapevolezza, informazione e deterrenza, principi generali di libertà, tracciandone al contempo limiti minimi che di responsabilità dell’utente, quali quello di anonimato e della identificabilità univoca e consapevole dell’utente (non con riferimento esteso all’accesso ad internet, ma circoscritto all’interazione all’interno di precisi servizi di comunicazione, all’interno dei quali vengono pose in essere le condotte aventi maggiore potenziale lesivo in termine quantitativo e qualitativo);d)la volontà di intraprendere un dialogo virtuoso con i prestatori di servizi, indirizzato non ad alimentare l’infinita querelle sulla responsabilità o corresponsabilità degli stessi, ma valorizzando l’idea dell’adozione di procedure di private enforcement in certi casi già in parte previste, uniformandole ed estendendole esclusivamente all’ambito della fornitura di servizi di comunicazione attraverso l’immissione di contenuti di qualsiasi forma (si vedano, tra tutti i social media) e con riferimento alla lesione dei diritti fondamentali della persona.Tale attività di ricerca mira, infine, ad affermare ed evidenziare la sussistenza di alcuni diritti e doveri fondamentali dell’utente, al fine di accrescere e rafforzare la consapevolezza della persona rispetto al peso delle proprie condotte nel mondo virtuale, fornendo altresì l’opportunità di accedere a rimedi alternativi che non pregiudichino però - in un’imprescindibile ottica di bilanciamento - diritti fondamentali della persona quali la libera manifestazione del proprio pensiero, la riservatezza o, ancora la neutralità di internet.

StrutturaDipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo2.002,00 euro
Periodo11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015
Gruppo di RicercaSICA Salvatore (Coordinatore Progetto)
APICELLA Domenico (Ricercatore)
BENEDETTO ALESSANDRA (Ricercatore)
D'ANTONIO Virgilio (Ricercatore)
GIANNONE CODIGLIONE GIORGIO (Ricercatore)
GRIECO Giuliano (Ricercatore)
MEOLI Bruno (Ricercatore)
RICCIO Giovanni Maria (Ricercatore)
ROCCA COMITE MASCAMBRUNO Paolo (Ricercatore)