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ACQUISIZIONE DEI SEGNALI DISCORSIVI DI AFFERMAZIONE IN SPAGNOLO L2
Dalla prospettiva dell’apprendimento di una lingua straniera, la padronanza dell’interazione orale costituisce uno degli obiettivi principali. L’acquisizione dunque dei segnali discorsivi conversazionali, che svolgono un ruolo determinante nella costruzione di una interazione efficace, diventa essenziale affinché il parlante non nativo possa trasmettere chiaramente al suo interlocutore le intenzioni comunicative sulla propria enunciazione. Come si sa, nella conversazione il parlante non solo codifica l’informazione da un punto di vista referenziale ma vuole anche trasmettere la sua visione personale su quello che dice, i suoi atteggiamenti rispetto alla sua enunciazione e, a un livello informativo, anche ciò che pensa che sappia il suo interlocutore. Le istruzioni procedimentali dei segnali di affermazione si calano in questa dimensione metalinguistica.Tuttavia, dai dati in nostro possesso, l‘acquisizione di questi operatori da parte dei parlanti non nativi sembra incompleta. Le lacune si manifesterebbero, ai livelli più avanzati di padronanza, nel mancato uso di alcuni di questi operatori e nelle implicature non desiderate che si generano a causa dell’iperuso degli altri segnali discorsivi. L’originalità del progetto si riscontra dunque in un primo momento nella descrizione del processo di acquisizione dei segnali discorsivi di affermazione in lingua spagnola da parte dei parlanti italofoni, allo scopo di verificare i dati proposti da Romera 2000 e Mizón-Oyanedel 2000 in apprendenti italofoni di lingua spagnola.La descrizione verrà tracciata attraverso l’analisi di due corpora: i 68 testi di interazione orale Task-oriented appartenenti al corpus “Español Lengua Extranjera en Italia”, distribuiti in tre livelli di padronanza della lingua spagnola: livello iniziale, livello intermedio e livello superiore, corrispondenti ai tre corsi annuali di Lingua Spagnola in una Facoltà di Lingue e Letterature straniere, e 9 testi di conversazioni semispontanee raccolte tra studenti di lingua spagnola di madrelingua italiana inclusi nel corpus “C.I.E.I.-Nebrija”, con gli stessi tre livelli di padronanza. In termini temporali, le conversazioni ammontano a un totale di 240 minuti (120 m. per il corpus “E.L.E.I.” e 120 m.per il corpus “C.I.E.I.-Nebrija”). Se questi dati sull’uso dei segnali discorsivi di affermazione verranno confermati nei parlanti italofoni, la nostra ricerca si completerà con l’individuazione dei punti deboli del processo di acquisizione e con la progettazione di interventi didatticamente efficaci che possano condurre a una maggiore consapevolezza nell’uso di questi segnali discorsivi.Per quanto riguarda i punti deboli che si potranno evincere dall’esame del suddetto processo di acquisizione, lo studio si focalizzerà essenzialmente sulla qualità della riflessione metalinguistica che si può individuare a partire dell’analisi dei materiali di studio: dalle concettualizzazioni presenti nelle grammatiche più consultate in quest’ambito, alle proprietà delle proposte di esercitazione. Il fine ultimo e innovativo di questa ricerca consiste nel progettare attività didattiche in grado di permettere un apprendimento più consapevole di questi operatori linguistici.
Struttura | Dipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM | |
Responsabile | SOLIS GARCIA Inmaculada | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 2.000,00 euro | |
Periodo | 11 Dicembre 2013 - 11 Dicembre 2015 | |
Gruppo di Ricerca | SOLIS GARCIA Inmaculada (Coordinatore Progetto) |