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L'ESPROPRIAZIONE MOBILIARE PRESSO IL DEBITORE. EVOLUZIONE NORMATIVA E PROSPETTIVE DI RIFORMA.
La stagione riformatrice del 2006 che ha interessato il processo esecutivo italiano ha fornito ottimi risultati, dando luogo ad una significativa inversione di tendenza della tutela esecutiva che, ad oggi, non rappresenta più un’emergenza indifferibile. Ciò posto, non può essere sottaciuto che l'odierno processo civile - ed in particolare quello mobiliare - è ancora troppo lontano da una effettività, quantomeno accettabile. Non a caso, la cd. legge di stabilità del 2014 ha individuato, tra gli altri, alcuni correttivi da applicare al procedimento espropriativo mobiliare, finalizzati proprio alla semplificazione ed alla accelerazione dello stesso.Il progetto di ricerca intende approfondire gli aspetti di "sofferenza" del procedimento di espropriazione mobiliare, per poi verificare la fattibilità degli interventi individuati del legislatore del 2014, in uno agli effettivi benefici che ne potrebbero derivare dal punto di vista processuale; il tutto senza escludere la possibilità di segnalare ulteriori perfezionamenti.Il legislatore delegante ha ritenuto perseguibili gli obiettivi di efficienza del procedimento con l’attuazione, tra gli altri, dei seguenti principi di delega: prevedere che, ad istanza del creditore, su autorizzazione del presidente del tribunale e previo pagamento del contributo unificato, la ricerca delle cose e dei crediti da pignorare sia eseguita dagli ufficiali giudiziari anche con modalità telematiche mediante l’accesso a specifiche banche dati gestite dalle pubbliche amministrazioni o alle quali le stesse possono accedere e stabilire che l’istanza tenga luogo della richiesta di pignoramento; rimettere al creditore procedente l’individuazione dei crediti o delle cose da sottoporre a pignoramento quando l’accesso alle banche dati ha consentito di individuare più crediti del debitore o più cose di quest’ultimo che si trovano nella disponibilità di terzi ovvero sia crediti che cose del debitore che si trovano nella disponibilità di terzi; prevedere che quando l’accesso alle banche dati ha consentito di individuare crediti del debitore l’ufficiale giudiziario li pignori direttamente notificando il verbale delle operazioni di ricerca al debitore e al terzo; modificare il criterio di competenza territoriale relativo ai procedimenti di espropriazione forzata di crediti, prevedendo la competenza del giudice del luogo ove risiede il debitore; quando il debitore risiede all’estero o è una pubblica amministrazione, stabilire un autonomo criterio di competenza territoriale, che comunque assicuri l’obiettivo della concentrazione dei procedimenti proposti nei confronti del medesimo debitore. Il legislatore delegante del 2014 ha, di poi, ritenuto opportuno prevedere l’abrogazione dell’istituto della vendita con incanto dei beni pignorati. Ed invero, il sistema introdotto dalle riforme del 2006 presenta degli evidenti deficit funzionali sia in termini di ragionevole durata delle procedure che di costi delle stesse, posto che impone l’incanto a seguito dell’esito infruttuoso della vendita senza incanto ed alle medesime condizioni di liquidazione che hanno governato il precedente esperimento di vendita. Ne risulta evidente l’inefficienza di alcune disposizioni normative vigenti, che impongono una dilatazione dei tempi del processo esecutivo, senza prevedere concrete maggiori prospettive di collocazione del bene sul mercato (il quale ha già manifestato disinteresse per il bene pignorato posto in vendita alle quelle date condizioni). Ebbene, queste sono solo alcune delle problematiche da cui ci si muoverà per operare una valutazione sistematica dell’istituto in una prospettiva di riforma.
Struttura | Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza) | |
Responsabile | MANCUSO Carlo | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 788,60 euro | |
Periodo | 7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016 | |
Proroga | 6 novembre 2017 | |
Gruppo di Ricerca | MANCUSO Carlo (Coordinatore Progetto) DE SANTIS Francesco (Ricercatore) IANNICELLI Luigi (Ricercatore) |