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MIGRAZIONI IERI E OGGI. AMERICHE, EUROPA E ITALIA A CONFRONTO (1945-2000)
La ricerca vuole riflettere sui processi e sui diversi ruoli che nel primo dopoguerra hanno contraddistinto i grandi paesi d’arrivo d’oltreoceano (le più antiche aree migratorie della "old migration") in chiave comparativa con le dinamiche riscontrate nei tempi e nei luoghi della "new migration". In particolare saranno messe a fuoco le trasformazioni subite dai sistemi migratori che nel corso di questi anni si sono andati formando attorno all’asse atlantico, risalendo alle motivazioni che hanno modificato tali sistemi a partire dalla crisi della seconda metà degli anni Settanta del Novecento, fino ai cambiamenti impressi dalla mondializzazione economica. Le domande da cui si intende partire si incentrano sui processi intervenuti in paesi di antica immigrazione del nuovo mondo come gli Stati Uniti, l’Argentina, il Brasile, il Canada: paesi che pur conservando la propria vocazione attrattiva assistono oggi alla formazione di nuovi flussi di emigrazione talora diretti verso la stessa Europa. Le domande si estendono inoltre ai profondi mutamenti che negli stessi anni ha subito il sistema migratorio europeo, nel quale non si è registrata soltanto l’ inversione di tendenza che ha posto l’Europa meridionale al centro di un’attrazione riservata in precedenza alle aree centro-settentrionali del vecchio continente, ma dove si sono aperti diversificati e nuovi itinerari di movimento, come quelli provocati negli anni Novanta dal collasso dell’impero sovietico e quelli nei quali si stanno oggi convogliando le nuove mobilità infraeuropee. L’attenzione si incentrerà in questo caso sui paesi della vecchia Europa come Francia, Gran Bretagna e Belgio, che sono stati teatro di consistenti immigrazioni postcoloniali e che hanno ricevuto, assieme alla Germania, sia i flussi di lavoro postbellici provenienti dall’area mediterranea, sia i ben più compositi arrivi degli ultimi decenni. Ma lo studio si focalizzerà anche sull’Europa dell’est, che è stata teatro dei grandi mutamenti nel corso degli anni Novanta del secolo scorso. Quanto al sistema euro-mediterraneo, infine, saranno analizzati i casi della Spagna e dell’Italia. La Spagna riveste in tale sistema un particolare rilievo non solo per il suo protagonismo nell’emigrazione postbellica (dopo la fine delle chiusure imposte dal franchismo), ma per il duplice ruolo che diverse realtà del paese svolgono attualmente come aree d’arrivo dei flussi migratori internazionali e come sedi di partenza di nuove migrazioni. In riferimento all’Italia, invece, caratterizzata da un’esperienza storicamente vicina a quella iberica (ma ancora più interessata dalle recenti mobilità), saranno esaminate in modo più approfondito e attraverso ricerche volte a ricostruire la realtà, la memoria e l’attualità delle migrazioni nazionali.
Struttura | Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione/DISPC | |
Responsabile | DE ROSA Ornella | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.750,00 euro | |
Periodo | 7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016 | |
Proroga | 6 novembre 2017 | |
Gruppo di Ricerca | DE ROSA Ornella (Coordinatore Progetto) D'AMICO Massimiliano (Ricercatore) DAMONE GIUSEPPE (Ricercatore) SELVAGGIO Maria Antonietta (Ricercatore) VARRICCHIO FRANCESCO (Ricercatore) VERRASTRO Donato (Ricercatore) |