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LE AZIONI DI ORIENTAMENTO NELLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
Il progetto di monitoraggio e valutazione degli interventi di orientamento, secondo il paradigma costruttivista-sociale, è concepito come “valutazione partecipata” come processo interpretativo circolare che, verificando il rapporto tra i bisogni dei beneficiari e il sistema dei servizi di orientamento consenta di promuovere il cambiamento dei servizi, attraverso la crescita culturale dei soggetti coinvolti (Galliani, 2009). La valenza pedagogica della valutazione partecipata si svilupperà in tre distinte fasi:- ex-ante, nella condivisione delle finalità del progetto, nella costruzione negoziata degli indicatori/descrittori da operazionalizzare nei questionari e nelle interviste e attraverso incontri con i referenti dell’orientamento scolastico;- in itinere, nella auto-riflessione formativa per far emergere punti di forza e le criticità delle varie azioni programmate e realizzate;- ex-post, nella valorizzazione delle azioni di monitoraggio e valutazione interna in funzione delle attività e della soddisfazione degli studenti. L’azione di monitoraggio e di valutazione si focalizzerà sulle seguenti “aree di indagine”:- la dimensione formativa dell’orientamento (coerenza ed integrazione delle attività orientative, integrazione scolastica, stage e tirocini, attività didattiche);- il coinvolgimento delle famiglie (efficacia delle modalità di informazione e sensibilizzazione);- la qualità percepita del servizio erogato (soddisfazione dei destinatari degli interventi);- le buone pratiche (utili a comprendere e migliorare le attività svolte, con soluzioni originali a criticità emerse, trasferibili e sostenibili nel tempo).Il coinvolgimento degli operatori scolastici impegnati nei progetti di orientamento in tutte le fasi della valutazione costituirà una precondizione indispensabile per poter cogliere e ricostruire il senso più profondo delle azioni dichiarate ed agite al fine di favorire anche uno sviluppo professionale trasformando gli “attori” in “autori”, così come lo sono nella progettazione e nell’attuazione degli interventi formativi.Per garantire la “correttezza” scientifica dell’indagine si adotterà una metodologia eclettico-critica, in grado di integrare l’approccio “nomotetico” proprio del paradigma quantitativo, con l’approccio “idiografico” proprio del paradigma qualitativo, che attraverso l’analisi ermeneutica descrive le specificità dei singoli casi, valorizzando la soggettività delle esperienze e la ricchezza dei contesti. L’integrazione metodologica comporterà, conseguentemente, la scelta di strumenti sia quantitativi (questionari e schede di rilevazione) sia qualitativi (interviste e focus group), la cui interdipendenza progettuale ed operativa potrà permettere una lettura incrociata dei livelli interpretativi adottati.
Struttura | Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione/DISUFF | |
Responsabile | NOTTI ACHILLE MARIA | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 2.060,00 euro | |
Periodo | 7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016 | |
Gruppo di Ricerca | NOTTI ACHILLE MARIA (Coordinatore Progetto) MARZANO ANTONIO (Ricercatore) TAMMARO ROSANNA (Ricercatore) |