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SEQUESTRO CONSERVATIVO E PRINCIPIO DI PROPORZIONALITÀ

Il percorso di ricerca intende arricchire il contesto normativo codicistico del sostegno di principi operanti e conformanti l’ordinamento giuridico, dunque l’istituto in esame, al fine di rimodellarne in maniera appagante i tratti salienti. E proprio il principio di proporzionalità diviene chiave di lettura nell’approccio alla problematica relativa all’abuso nell’esperimento del sequestro conservativo (e, più in generale, dei mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale): abuso inteso quale distorsione dello strumento processuale da fini diversi da quelli istituzionali e consentiti dal sistema ordinamentale e dai valori ai quali lo stesso processo è strumentale. Preliminare, dunque, anche in tal caso, un’approfondita indagine della giurisprudenza che già da tempo ha dovuto pronunciarsi in merito ad ipotesi di abuso delle misure giudiziarie tese, in specie, a realizzare l’utile di una sola parte e giustificate da intenti defatigatori o addirittura ricattatori, dunque non meritevoli di tutela, e ciò proprio con riguardo al delicato settore dei mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale, ove più facilmente, in sede applicativa, può generarsi uno squilibrio tra misura richiesta ed entità del debito o, ancora, una mancata adeguatezza della misura prescelta al fatto concreto ed all’esigenza di cautela ad esso sottesa; in tal senso, è il ricorso ai precetti costituzionali, di diretta applicazione, a divenire argine resistente contro scelte discorsive ed a porsi, quindi, quale linea guida per l’approdo ad una rinnovata lettura, in chiave teleologica ed assiologia, del sequestro cautelare.

StrutturaDipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo616,60 euro
Periodo7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016
Gruppo di RicercaPAGLIUCA Rosanna (Coordinatore Progetto)