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SUBSTRATI AD ALTA SELETTIVITÀ PER IL CAMPIONAMENTO DELL'ACIDO SOLFIDRICO

L'acido solfidrico è un inquinante gassoso sia di origine naturale - molto presente nelle aree di origine vulcanica - che antropica - è generalmente generato dall'azione dei batteri anaerobici sul materiale organico presente nei depositi e discariche dei rifiuti, ma è anche un sottoprodotto della produzione del biogas dal trattamento dei rifiuti solidi urbani e della frazione umida. Il carbone attivato, quale substrato di dispositivi attivi per il campionamento dell'acido solfidrico, soffre dell'inevitabile presenza di zolfo elementare da sottrarre in fase analitica e della possibilità di co-assorbire notevoli quantità di biossido di zolfo, complicando notevolmente il campionamento stesso. In questo progetto si intende preparare un substrato per dispositivi attivi che sia specifico per l'acido solfidrico. A differenza del carbone che assorbe indistintamente molti inquinanti atmosferici si procederà ad individuare una serie di sali dei metalli bivalenti che possano reagire con l'acido solfidrico atmosferico e formare dei solfuri stabili secondo lo schema: H2S + M2+= MS + 2H+ . Gli aspetti innovativi sono due :1)L'assenza di zolfo nel materiale di partenza2)La specificità della reazione di assorbimento.Sarà necessario individuare un substrato inorganico o polimerico sul quale si possa omogeneamente depositare il sale ed eseguire su questi nuovi substrati delle prove di reattività con quantità note di acido solfidrico per favorire la formazione dei solfuri come indicato nello schema precedente. Una volta superata questa fase si effettueranno dei test comparativi sul campo, ad es. in discariche o sul biogas per valutarne l'efficacia e la chemoselettività.