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LE ATTIVITÀ CONTENZIOSE, SEMICONTENZIOSE E REGOLAMENTARI DELLE AUTHORITIES NEL SETTORE DEL COMMERCIO ELETTRONICO

L’analisi si concentrerà, in un primo momento separatamente, sui due aspetti caratterizzanti la presente ricerca: l’indagine delle funzioni svolte dalle Authorities e le questioni di carattere generale connesse al commercio elettronico, soprattutto con riguardo alla disciplina dei contratti utilizzati in tale àmbito.Le specifiche modalità con le quali le Autorità indipendenti sono chiamate a intervenire in sede semi-contenziosa e contenziosa divergono di settore in settore. È presente, tuttavia, un tratto comune nell’attitudine delle attività semi-contenziose alla prevenzione di un processo giurisdizionale, l’instaurazione del quale appare, pertanto, soltanto eventuale. Con l’intervento in sede contenziosa, invece, si sostituisce l’accertamento imparziale del regolatore a quello del giudice, in alcuni specifici casi mimando lo schema dell’arbitrato. Si avrà modo, dunque, di prendere posizione sui problemi di legittimazione democratica delle c.dd. tecnocrazie, a monte, e sulle garanzie procedurali che necessariamente devono assistere la posizione di provvedimenti dotati di efficacia generale, a valle. In particolare, si analizzerà il filone che riscontra, nei procedimenti attivati presso le Autorità, il ricorso sempre più diffuso a procedure negoziate, le quali simulano una vera e propria trattativa tra portatori di interessi contrapposti. Lo studio sarà condotto attraverso il ricorso a princípi costituzionali e di derivazione europea, senza trascurare le acquisizioni della giurisprudenza interna e straniera. Non mancheranno, ovviamente, riferimenti ai sistemi di Common Law, nei quali il principio del precedente – in questo caso, “procedimentale” – giustifica l’osmosi tra i criteri di valutazione che orientano la regolamentazione diretta del singolo rapporto controverso e quelli che informano lo specifico settore di attività interessato, integrando i contratti che in esso vengono posti in essere, sotto forma di usi negoziali. Sarà allora imprescindibile un’accurata indagine – anche in chiave comparatistica – della classica tematica dell’integrazione del contratto, al fine di una corretta comprensione del fenomeno oggetto di studi.Contestualmente, l’Unità di Ricerca avrà modo di indagare le complesse problematiche, di carattere interpretativo e applicativo, relative alla disciplina del commercio elettronico e, in particolare, la disciplina dei contratti che s’inseriscono in questo settore. La normativa di derivazione europea e quella interna saranno analizzate alla luce dei princípi ispiratori dell’intero sistema e valutate con particolare attenzione al principio di proporzionalità. Il metodo adottato, infatti, prescinderà da eventuali catalogazioni di carattere puramente formale e, al contrario, si fonderà sulla valutazione della meritevolezza dei concreti interessi, per determinare la disciplina del caso concreto. In un settore in continua evoluzione sarà indispensabile anche un costante aggiornamento sulle nuove modalità di svolgimento del commercio elettronico e sui servizi che vengono offerti dagli operatori.Una volta acquisiti i risultati attesi in questi due àmbiti, si tenterà di confrontare le soluzioni per individuare le svariate modalità di intervento delle Authorities nel settore del commercio elettronico, alla luce delle diverse esigenze di tutela. La funzione di prevenzione e composizione delle liti e quella, più propriamente regolatoria, che determina l’integrazione del contratto saranno analizzate, in quest’ottica, sulla base di princípi comuni, opportunamente bilanciati secondo i concreti interessi riscontrati. Sarà possibile comprendere in quali termini ed entro quali limiti un soggetto con le caratteristiche delle nostre Autorità garanti può intervenire, da un lato, nello svolgimento dei singoli rapporti e, dall’altro, nel controllo del mercato telematico.