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OFFERTA DI CURA INFORMALE E CURA FORMALE NEL REGNO UNITO ED IN ITALIA: QUALI RELAZIONI E VARIAZIONI IN 10 ANNI

Nel presente lavoro, diversamente dai precedenti studi il focus è su quanto la cura informale (intesa come cura non pagata fornita da parenti, amici o conoscenti a persone anziane o disabili), si è adeguata o è cambiata in risposta alle variazioni in corso della fornitura di cura formale. Per effetto della riduzione della spesa pubblica il servizio pubblico formale si è trovato con una minore disponibilità di fondi ed ha modificato la distribuzione delle risorse riducendo la copertura, e quindi il numero degli individui aventi diritto, e concentrando le risorse sugli individui più bisognosi di cure e più poveri. La research question è come l’informal care si è adeguata a questi cambiamenti nella fornitura di cura formale?. Il lavoro si articola considerando due Paesi: Inghilterra ed Italia. Il modello teorico utilizzato mette insieme sia quelli unitari che quelli di contrattazione, cooperativi e non. In questo modo si giustifica la possibilità di considerare i trasferimenti di redditi tra i componenti della famiglia, e l'effetto della presenza di altri componenti anche all'esterno della famiglia (come fratelli). Il modello empirico si differenzia nelle due analisi, dato che l'analisi sul territorio inglese considera come unità statistiche di analisi le Middle Super Output Area (MSOA) n. 1602 osservazioni per 2 anni (2001 e 2011). Le variabili esplicative sono rilevate a livello di MSOA nei censimenti della popolazione 2001 e 2011 e da rilevazioni amministrative. Le variabili utilizzate si distinguono in fattori che influenza l'offerta di care: genere, stato civile, composizione della famiglia, condizioni di salute, età, livello di istruzione, ricchezza, proprietà della casa, benefits, condizioni di povertà, condizioni lavorative. Tra le variabili esplicative vi anche la social care, intesa come cura formale fornita dalle autorità locali. Questa variabile è considerata endogena, e come tale trattata con tecniche di stima a variabili strumentali. Lo strumento utilizzabile è la stessa social care, ritardata di alcuni anni. Il modello econometrico utilizzato è una stima in differenza con panel a due osservazioni. L'analisi italiana invece si basa sulle informazioni dell'eurobarometer, le unità di analisi sono gli individui analizzati nel periodo 1992 - 2002. Purtroppo per l'Italia non vi sono informazioni più precise sulla cura informale. Indicazioni vi sono nella Share, ma le osservazioni sono poche e limitare temporalmente, mentre si vuole vedere il cambiamento nel lungo periodo. Tuttavia l'eurobarometer per le analisi svolte nel 1992 e replicata in parte nel 2002. Nelle due survey vi sono domande circa la fornitura di cura informale a persone in famiglia e fuori la famiglia (domande Q52A e Q52B e Q9A e Q9B rispettivamente nel 1992 e 2002). Inoltre vi sono numerose informazioni sulle condizioni lavorative, economiche, di salute e altre caratteristiche individuali (genere, istruzione e stato civile). Ma risultano interessanti le molteplici domande di opinione che possono fornire informazione sulle attitudini e modi di pensare degli individui. La sfida nell'analisi italiana è quella di introdurre anche la cura formale a livello individuale. Gli aspetti innovativi della presente analisi sono molteplici, non ci sono analisi di questo tipo ne’ per il contesto inglese ne’ quello italiano. L’approccio è nuovo, dato che considera come equazione principale la cura informale anziché formale e quindi l’enfasi è spostata sulla risposta della cura informale ad i cambiamenti intervenuti negli ultimi anni nel sistema di social care. Nell’analisi italiana, anche se il periodo va spostato nel passato e non copre gli anni di crisi, ha il vantaggio di considerare proxy delle attitudini e modi di vivere e pensare delle famiglie ed individui (cultura).

StrutturaDipartimento di Scienze Economiche e Statistiche/DISES
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo2.565,00 euro
Periodo7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016
Proroga6 novembre 2017
Gruppo di RicercaMAZZOTTA Fernanda (Coordinatore Progetto)
COPPOLA Gianluigi (Ricercatore)
FARACE Salvatore (Ricercatore)
FERRAGINA Anna Maria (Ricercatore)
IORIO Roberto (Ricercatore)
PARISI Lavinia (Ricercatore)