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IL NUOVO RIPARTO DELLA POTEST LEGISLATIVA IN MATERIA DI BENI CULTURALI

La ricerca muoverà, in primo luogo, dai risultati dello studio già avviato dal Dipartimento di Diritto Pubblico e Teoria e Storia delle Istituzioni sul tema "I beni culturali......(da verificare Sig. a Lina)", nell’ambito della ricerca per l’anno 2012. Di conseguenza, si partirà dalle analisi già svolte, anche attraverso la partecipazione a una serie di convegni sulle tematiche inerenti i beni culturali e sulle situazioni giuridiche che in esse risultano presenti.L'indagine, articolata in tre ambiti, sarà anzitutto dedicata all’analisi critica degli orientamenti giurisprudenziali e dottrinali aventi a oggetto il nuovo riparto delle competenze legislative fra Stato e Regioni in tema di beni culturali, sì da distinguere in maniera opportuna e dogmaticamente soddisfacente il profilo della “tutela” da quello della “valorizzazione” di tali beni. Il che sarà possibile, evidentemente, solo tenendo conto anche degli ulteriori orientamenti sulle competenze legislative affini, quali soprattutto la tutela dell’ambiente e del paesaggio. L’obiettivo è quello di giungere a una definizione della nozione di “beni culturali” che risulti coerente con i dati normativi positivi in tema di riparto della potestà legislativa tra Stato e Regioni, che distingue il profilo della “tutela” da quello della “valorizzazione” di tali beni.La seconda parte della ricerca sarà volta a esaminare la legislazione ordinaria in materia, dalla legge n. 1089 del 1939 al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42) e alle successive modificazioni (d.lgs. 24 marzo 2006, n. 157 e d.lgs. 26 marzo 2008, n. 63), sino al recente d.-l. 31 maggio 2014, n. 83 (c.d. Art Bonus), al fine di determinare la legittimità (ovvero: i profili d’illegittimità) delle previsioni di rango legislativo alla luce del nuovo riparto delle competenze previsto dall’art. 117 Cost.La terza parte riguarderà l'esame delle implicazioni del principio di sussidarietà orizzontale, introdotto dall’art. 118, quarto comma, Cost., per ciò che riguarda la materia dei beni culturali, e cercherà di evidenziare le ampie potenzialità applicative di tale nuovo principio costituzionale generale soprattutto nella valorizzazione dei beni culturali. In particolare, costituirà ulteriore traccia di approfondimento della ricerca il ruolo dei privati nella gestione dei beni culturali, anche di quelli di proprietà privata.Infine, rimanendo su quest’ultimo piano, l'indagine si soffermerà anche sul ruolo che, alla luce delle finalità istitutive, le fondazioni bancarie possono svolgere in materia di beni culturali.

StrutturaDipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.966,60 euro
Periodo7 Novembre 2014 - 7 Novembre 2016
Proroga7 novembre 2017
Gruppo di RicercaLAMBERTI ARMANDO (Coordinatore Progetto)
DI LIETO Andrea (Ricercatore)
ESPOSITO Gianluca Maria (Ricercatore)
PERONGINI Sergio (Ricercatore)