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DIRITTI CONIUGALI E DISPONIBILITÀ PREVENTIVA

L'indagine prenderà le mosse dalla nozione di "accordo prematrimoniale" presupposta dalla giurisprudenza, per chiarire quale sia la reale valenza semantica dell’espressione e quale rapporto vi sia tra tali atti di autonomia negoziale e i cc.dd. accordi preventivi di divorzio. Sia gli uni che gli altri, infatti, non sono espressamente contemplati dal nostro ordinamento giuridico, ma hanno trovato ingresso nel formante dottrinale e giurisprudenziale, soprattutto grazie alla circolazione dei modelli. L’adozione di una prospettiva storico-comparatistica appare, pertanto, indispensabile al fine di individuare, in via generale e al di là di ogni confine geografico, il profilo causale “minimo” degli accordi in questione. Una volta definito l'ambito causale della categoria, l'attenzione si concentrerà sugli accordi volti a fissare il regolamento di una eventuale “crisi” coniugale, allo scopo di valutare se il discrimen tra accordi in vista del divorzio leciti ed accordi illeciti, nel pensiero della Corte, possa essere rappresentato dall'attinenza del profilo causale dell’accordo ai diritti ed obblighi ricollegati dalla legge al mutamento di status. Questa ipotesi sembra essere avallata dalla nota suddivisione, operata dalla dottrina e dalla giurisprudenza nell’ambito degli accordi di separazione e di divorzio, tra contenuto tipico - al quale primo vengono ricondotte tutte le pattuizioni direttamente collegate ai diritti e ai doveri derivanti dal matrimonio - e contenuto atipico - al quale si ascrivono tutte le altre intese con le quali i coniugi definiscono l’assetto dei loro interessi economici e dei loro futuri rapporti patrimoniali. La completa autonomia causale di queste ultime rispetto alla determinazione di status, infatti, sembra prima facie consentire all'autonomia privata margini di operatività di gran lunga maggiori rispetto alla prima categoria di accordi, afferenti ai diritti e doveri coniugali, rispetto ai quali un limite invalicabile all’autonomia privata è posto dal principio dell’indisponibilità dello status coniugale e delle situazioni in esso rientranti. L'indagine si prefigge, peraltro, in tal fase di approfondire il significato e la portata di tale limite, con specifico riferimento agli atti di disposizione preventivi alla crisi coniugale, onde verificare, da un lato, se l'autoregolamentazione sia ammissibile nella misura in cui non si ponga in termini di deroga, bensì di attuazione dei diritti e doveri coniugali; dall'altro, se anche i cc.dd. contratti di diritto comune - causalmente autonomi, in teoria, rispetto alla determinazione di status - possano in concreto celare, dietro il meccanismo condizionale che subordina l'efficacia dell'attribuzione patrimoniale al fallimento del matrimonio, un illecito commercio di status.

StrutturaDipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.438,60 euro
Periodo7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016
Proroga6 novembre 2017
Gruppo di RicercaNADDEO Francesca (Coordinatore Progetto)
D'ANTONIO Virgilio (Ricercatore)
MUSIO Antonio (Ricercatore)
NOVIELLO Daniela (Ricercatore)
PIGNATARO Gisella (Ricercatore)