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SOGGETTO E DEMOCRAZIA
Nella nostra contemporaneità, l’individualismo, piuttosto che “mediarsi” attraverso l’Altro, la Memoria e l’Attesa, si è potenziato in seguito a due elementi che hanno raggiunto un’estrema visibilità. Il primo è la tecnica. Questa infatti, riducendo ulteriormente lo spazio di esposizione all’altro o, almeno, anestetizzando l’individuo attraverso la creazione di uno spazio/cuscinetto che isola e protegge dal rischio/possibilità di contatto esperienziale, ha reso sempre più difficile la mediazione politica. Tenendo conto di tale assunto, la ricerca dovrà cercare di comprendere le modalità pratiche attraverso le quali si sviluppa questo tipo di fenomenologia, restituendo tutta la sua complessità psico-sociale e lato sensu politica. Il secondo è il denaro. Attraverso lo scatenamento delle forze del capitale, e in virtù dell’accumulazione illimitata determinata dall’economia finanziaria, l’individualismo moderno ha potuto abbandonarsi ulteriormente alle proprie im-mediatezze. La ricerca, pertanto, dovrà render conto del mutato rapporto fra politica ed economia, tenendo conto soprattutto delle nuove dinamiche biopolitiche di governance, strutturate in maniera tale da marginalizzare la politica.Cercherò inoltre di far emergere le modalità sulla base delle quali la soggettività contemporanea sia spinta, data la inesistenza di punti di riferimento ideali che possano costituire da guida e da argine all’azione, a proiettarsi nel vuoto ontologico nell’illusione continua di colmarlo. L’immaginazione prende il posto della realtà e la forza del desiderio, non strutturata su un adeguato contenimento, cede il posto ad una continua esposizione che appiattisce le differenze e, in fondo, taglia alla radice le motivazioni psichiche del desiderio stesso. Sul piano della pars construens, vorrei cercare di sviluppare alcuni temi fra cui quello dell’associazionismo, già ritenuto da un autore classico come Tocqueville un correttivo decisivo delle degenerazioni della democrazia. Un adeguato senso dellassociazionismo si attiva soltanto grazie al sentimento di radicamento in una comunità storica che - nello stesso tempo - stimola e contiene il desiderio. In questo modo, la soggettività moderna, auto- consistente e compatta nella sua centralità assoluta, potrebbe trovare una mediazione capace di potenziarla e di de-assolutizzarla nello stesso tempo. La libertà dell’uomo isolato può essere illimitata e dunque “informe”; quella dell’uomo in comunità non può esserlo perché il contatto con gli altri pone costantemente a confronto con il proprio limite. E quest’ultimo – va precisato – non è soltanto limite soggettivo, ciò che dona un’identità necessariamente finita all’esistenza umana, ma anche una possibilità oggettiva. È proprio sul limite, infatti, che possono trovarsi sia il contatto con l’Altro, sia l’intimità con il proprio sé. Il vuoto piantato nel cuore dell’uomo democratico - e ciò può sembrare un paradosso se non una contraddizione - può essere “colmato” soltanto dall’esperienza vissuta del proprio limite. Il limite in quanto Altro, cioè, costituisce l’unica realtà in grado di scongiurare il rischio di cadere nell’abisso dell’assoluto. Non vi è dubbio, tuttavia, che “l’esperienza della libertà” possa rivelarsi un “esercizio” pericoloso, poiché implica l’abbandono delle presunte “sicurezze” individuali. Ma a questo non ci si può sottrarre, poiché, sebbene i benefici della libertà non siano evidenti nell’immediato, dove sono invece più visibili i suoi costi, essi sono in realtà profondi e duraturi. La libertà non è un privilegio, ma una conquista incessante; essa non è il frutto dell’indipendenza e dell’uguaglianza, ma costituisce la radice medesima di ambedue. La libertà costituisce pertanto un incitamento al protagonismo individuale, lungimirante e responsabile ed è l’antidoto, l’unico possibile, ai veleni annidati nella democrazia – il solo che permetta di goderne i frutti.
Struttura | Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione/DISPC | |
Responsabile | MARTONE Antonio | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.450,00 euro | |
Periodo | 7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016 | |
Gruppo di Ricerca | MARTONE Antonio (Coordinatore Progetto) |