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PARADIGMI NEUROSCIENTIFICI E RICERCA PEDAGOGICA: UN MODELLO PLURITRANSDISCIPLINARE PER UN¿INTERSEZIONE POSSIBILE
La ricerca condotta nel 2013 sul rapporto tra neurocultura ed educazione continua nell’intento di costruire un corpus di conoscenze basato sulla ricognizione critica di temi della ricerca neuroscientifica significativi per la ricerca e l’epistemologia pedagogica. Il progetto, constatato l’avanzamento delle neuroscienze nella comprensione dei correlati neurali dell’attività mentale e della loro integrazione in un se’ cosciente, prosegue nell’intento di creare un paradigma di ricerca che risponda ad interrogativi sull’uomo aventi implicazioni educative (es.: la natura e il ruolo delle emozioni nel comportamento morale). Tale paradigma, a carattere pluritransdisciplinare, delinea un orizzonte all’interno del quale interpretare i costrutti e comprende più dimensioni: definizione del campo d’indagine, filosofia/antropologia sottostante, metateoria, metodologia, ipotesi di lavoro condivise dalla comunità scientifica. La posizione adottata è integrata ovvero, nonostante le differenze tra gli assunti delle diverse discipline, pratiche diverse di ricerca non sono considerate diametralmente opposte: un’accezione paradigmatica rigida della ricerca educativa risulterebbe infatti inappropriata storicamente ed empiricamente. La giustificazione dell’identità scientifica della pedagogia va colta nello sguardo conoscitivo, critico-riflessivo e propositivo sull’educazione e legittimata epistemologicamente nel momento in cui acquisisce consapevolezza critica dei risultati di altre scienze: senza legami con esse è un sapere irrelato. Da ciò derivano approcci pedagogici capaci di leggere l’uomo nella sua complessità, aperti e flessibili a molteplici interpretazioni.Ad esempio la morale può essere studiata come un costrutto, ma va vista nella integrazione sistemica come elemento della matrice complessa della persona: le sue manifestazioni comportamentali sono espressioni specifiche di principi latenti derivanti da unità sottese che ne costituiscono l’unicità e l’irripetibilità. La nostra proposta paradigmatica si fonda su un’idea di ricerca mai rigida e definitiva ma dinamica e generativa, come una rete i cui nodi sono interconnessi da input e output che la rendono estremamente duttile, i cui risultati derivano da interconnessioni, vincoli e da una sintonizzazione progressiva sempre aperta alle esigenze ed alle esperienze del contesto. Tale paradigma appare come un sistema intelligente interpenetrabile, permeabile, duttile, ove la refluenza non lineare derivante dai contesti rimodula e ricalibra la ricerca, energizzata da interconnessioni e modalità processuali diffuse quali malleabilità, trasversalità, complementarità, dialogicità, intercontestualità, abilità ad innovarsi e ad innovare. La ricerca procederà nell’esame di contributi riguardanti il funzionamento della coscienza, il rapporto tra coscienza ed intenzione, la decodifica degli stati mentali nella presa di decisioni, la neurobiologia della morale, i fondamenti neurali del controllo conscio ed intenzionale del comportamento emozionale, contribuendo alla costruzione di una nuova antropologia che informi la teorizzazione e la prassi educativa.Saranno esaminati gli atti di Neuroscience 2013 (S. Diego, USA) ai quali la responsabile del progetto ha partecipato come socio della Society for Neuroscience (SfN) e gli atti del Convegno 2013 dell’International Neuroethic Society (INS), evento satellite del precedente, all’interno dei quali la responsabile del progetto ha presentato due poster. Seguirà la sintesi delle conclusioni raggiunte dagli studiosi nei sottoambiti development, cognition and behavior, history, teaching, public awareness and societal impacts in neuroscience, al fine di delineare uno scenario dell’attuale neurocultura. Verranno inoltre presentati, criticamente discussi e sintetizzati i più recenti studi di Churchland, Baron-Cohen , Sahakian, Della Sala, Delgado ed altri allo scopo di investigare sul complesso rapporto tra etica, neuroscienze, pedagogia.
Struttura | Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria “Scuola Medica Salernitana”/DIPMED | |
Responsabile | D'ALESSIO Chiara | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.634,00 euro | |
Periodo | 7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016 | |
Gruppo di Ricerca | D'ALESSIO Chiara (Coordinatore Progetto) ATTINA' Marinella (Ricercatore) |