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STORIOGRAFIA E MEMORIE TRA TARDO NOVECENTO E XXI SECOLO

Si intende catalogare il maggior numero possibile di memorie, dividendo il genere in due distinti settori. Da una parte le pagine vicine alla diaristica, dall'altra della ricostruzione della propria vita come ricostruzione di un tempo storico. Insomma, la memoria privata e pubblica. Ci sono, poi, da aggiungere quelle specialissime pagine di finzione letteraria che ripercorrono esperienze storiche a cui si è assistito. Si pensi ai romanzi di Beppe Fenoglio e di Primo Levi. Sulla pagine di finzione per la storia c'è una vasta discussione storiografica a cui io stesso ho partecipato. Diverso il caso delle autobiografie dei protagonisti ormai numerose, e, soprattutto, di chi è stato in seconda fila. Come succede nelle tantissime memorie della Resistenza, già in parte ricordate nelle pagine di "Movimento di liberazione" degli anni Cinquanta. La mia ambizione è di contribuire alla definizione di un'asse teorico intorno alla possibilità di dare storicità, intesa in senso scientifico, alla memorialistica,in ogni sua veste, del tardo Novecento. A differenza di quelle ottocentesca la memorialistica è strettamente intrecciata con la comunicazione. Per farlo non basta la pura riflessione teorica. Occorre recuperare opuscoli e opere minori conservate nelle più disparte biblioteche pubbliche.