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JOHN MILTON, PIONIERE DEL GRAND TOUR

Per due prossimi convegni --La Campania e il Grand Tour ( 23-24 ottobre 2014, università di Salerno, Napoli e Sannio) e per The Eleventh International Milton Symposium ( 20 al 24 luglio 2015 presso l’università di Exeter, England) ho presentato due proposte per un paper su Milton e Napoli. Il viaggio in Italia di John Milton tra il 1638 e il '39 fu pionieristico perchè per gli inglesi era ancora un'esperienza piuttosto rara per via della censura protestante. La ricerca si concentra sulla visita a Napoli tra dicembre '38 e gennaio '39. Milton trovò a Napoli un’accademia e un contesto culturale che competeva con le altre accademie visitate in Italia. Il soggiorno del giovane intellettuale quasi trentenne fu monopolizzata dalla figura autorevole del settuagenario patrono delle arti e delle lettere Giambattista Manso .Nel 2006 l’Archivio della Fondazione del Real Monte Manso [http://www.realmontemanso.it] è stato riaperto al pubblico, restaurato e riorganizzato dopo essere stato inaccessibile per più di un secolo. Il cinquecentenario della sua fondazione è stato celebrato da un importante convegno internazionale. Lavorando in archivio cercherò una documentazione sull’attività degli anni intorno al 1638-39 che possano contribuire ad una nuova e aggiornata ricostruzione e ri-presentazione della ricchezza della vita culturale di Napoli nel periodo in cui Milton la visitò e dunque del contributo che il soggiorno a Napoli offrì alla formazione e all’identità intellettuale del grande pensatore e poeta inglese.L’area che intendo esplorare si estende in varie direzioni e si concentrerà, come accennato, sia su Milton che su Napoli ‘to the advantage of both’. La prospettiva di Milton su Napoli non si avvicinava ancora al romantico e malevolo stereotipo di Goethe di un paradise abitato da diavoli. Al contrario delle altre città italiane Napoli era la sola capitale di un regno e con Londra e Parigi era una delle grandi metropoli europee. Manso, la ‘guida’ di Milton, era un protagonista della vita culturale napoletana. La sua attività ricca e multidisciplinare che precede l’arrivo di Milton , non si limitò alla fondazione dell’Accademia degli Oziosi, ma era coinvolta in ogni aspetto della vita della città nella prima metà del Seicento, sopratutto nella difesa e nel sostegno delle carriere dei più eminenti e tormentati artisti del tempo da Caravaggio al famoso compositore di madrigali, Carlo Gesualdo, principe di Venosa, a Torquato Tasso. Come Milton, inoltre, Manso era profondamente interessato all’allargamento dell'istruzione e a questo scopo fu tra i fondatori del Pio Monte della Misericordia (1601) e di Monte Manso (1608). Per questa istituzione comprò il Palazzo dei Principi di Scanno come residenza dei ‘Seminari dei Nobili’, ancora oggi sede della Fondazione che si trova su un piano immediatamente sovrastante la celeberrima Cappella di Sansevero che conserva il famoso Cristo velato. Nel 1606 Manso commissionò a Caravaggio Le Sette Opere della Misericordia per la Chiesa del Pio Monte della Misericordia. Uno degli aspetti più sorprendenti del dipinto di Caravaggio è l’ombra che le ali dei due meravigliosi angeli proiettano sul muro bianco che ricorda la natura materiale dei corpi angelici di Paradise Lost di Milton. E Milton deve aver visto il capolavoro caravaggesco. Nel 1611 con il supporto dell’illuminato vicerè spagnolo, Duca di Lemos, Manso fondò l’Accademia degli Oziosi che si dimostrò cruciale per la scoperta da parte di Milton della sua vocazione di poeta epico. Manso, infatti, che aveva scritto una biografia di Tasso e al quale Tasso aveva dedicato il suo Trattato sull’Amicizia- diede a Milton la consapevolezza di potere occupare un posto autorevole nel canone della poesia contemporanea. Nella sua migliore eulogia (Mansus) Milton esprresse per la prima volta la sua ambizione di scrivere la grande epica inglese.

StrutturaDipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.300,00 euro
Periodo7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2016
Gruppo di RicercaPIAZZA Antonella (Coordinatore Progetto)
PELIZZARI Maria Rosaria (Ricercatore)