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LA TOSSINA BOTULINICA NEL TRATTAMENTO DELL' ESOTROPIA CONGENITA

L’obiettivo del trattamento con iniezione bilaterale di tossina botulinica nei muscoli retti mediali è non solo quello di ottenere un precoce e buon allineamento dei bulbi oculari con una procedura minimamente invasiva, ma anche quella di cercare di ottenere una buona funzione sensoriale con visione binoculare. Fino a poco tempo fa l’unica terapia nei piccoli pazienti con strabismo era il trattamento chirurgico, oggi si potrebbe proporre questa nuova valida alternativa terapeutica in bambini molto piccoli ( 6-7 mesi di età). I vantaggi di questa nuova procedura consistono nel fatto che è poco invasiva, con bassissimi rischi anestesiologici e facilmente ripetibile.Si tratterebbe di una importante opportunità terapeutica per i pazienti perchè trattati nel periodo critico in cui il sistema visivo motorio e sensoriale può essere ancora modificato. In effetti l'utilizzo della tossina botulinica in passato aveva già dato degli ottimi risultati per il trattamento dello strabismo negli adulti, nel blefarospasmo e nello spasmo emifacciale.Il razionale della terapia dello strabismo infantile si basa sulle alterazioni istopatologiche irreversibili che mostrano i muscoli chemodenervati: atrofia delle fibre muscolari ed allungamento dei sarcomeri muscolari. Nei primati giovani tali alterazioni strutturali sono molto più gravi e prolungate che nei muscoli di adulti.Le indicazioni all'uso della tossina botulinica in oftalmologia pediatrica sono: lo strabismo non paralitico orizzontale e verticale, lo strabismo paralitico acuto e cronico, lo strabismo restrittivo, il nistagmo congenito o acquisito, la ptosi terapeutica per protezione corneale al posto della tarsorrafia per esposizione corneale o ulcere intrattabili.La tossina può essere iniettata in due modi ma sempre in sedazione:per via transcongiuntivale sotto EMG oppure con la tecnica open sky, da noi utilizzata, che ha il vantaggio di iniettare la sostanza sotto visualizzazione diretta del corpo muscolare ma necessita di apertura congiuntivale e di isolamento muscolare.In definitiva i vantaggi di questo precoce trattamento possono essere così elencati:correzione precoce entro il periodo critico, rapida esecuzione con minimi rischi anestesiologici, riduzione della necessità di multiple procedure chirurgiche, eliminazione del rischio di formazione di tessuto cicatriziale e di aderenze successive agli interventi che potrebbero inficiare le proprietà fibro-elastiche del tessuto connettivo dei muscoli extra-oculari.

StrutturaDipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria “Scuola Medica Salernitana”/DIPMED
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo3.466,15 euro
Periodo7 Novembre 2014 - 6 Novembre 2019
Gruppo di RicercaMAGLI Adriano (Coordinatore Progetto)