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INDAGINE SPERIMENTALE SULLA SOSTITUZIONE DEGLI HFC NEGLI IMPIANTI FRIGORIFERI A COMPRESSIONE DI VAPORE

La ricerca si propone di testare sperimentalmente, alla luce della regolamentazione europea sugli F-gas, i fluidi sostitutivi dell'R134a nella refrigerazione domestica. La soluzione fino ad ora identificata dal mercato, è l'impiego degli idrocarburi come refrigeranti che, comunque, non presentano alcun impatto ambientale. Essi però, come è noto, sono infiammabili per cui la quantità di carica possibile negli impianti frigoriferi è fortemente limitata. Il presente progetto di ricerca si prefigge l'obbiettivo di testare sperimentalmente i fluidi sostituivi che il mercato già ha messo a punto quando si è trattato di sostituire l'R134a negli impianti di climatizzazione delle automobili. In particolare saranno provati i refrigeranti della famiglia HFO in un frigorifero. Ad esempio il 2,3,3,3-Tetrafluoropropene (R-1234yf), che fa parte della famiglia degli HFO, presenta un potenziale di effetto serra 335 volte più basso dell'R134a. E' evidente che i refrigeranti vanno attentamente testati poiché, se dovessero presentare un consumo di energia elettrica maggiore di quello presentato dall'R134a a parità di effetto frigorifero, si vanificherebbe il motivo per cui sono stati presi inconsiderazione: ad un maggiore consumo di energia elettrica corrispondono, in un paese come l'Italia dove l'energia elettrica si produce con combustibili fossili, maggiori emissioni di anidride carbonica. Al fine di effettuare accurati test sperimentali, si intende strumentare, opportunamente, un frigorifero domestico con misuratori di temperatura e pressione nonché di portata massica di refrigerante. Particolare attenzione sarà posta alla misura dell'energia elettrica assorbita dal frigorifero così da misurare con molta accuratezza l'eventuale vantaggio atteso dalla sostituzione del fluido. Evidentemente le prove sperimentali sul frigorifero domestico vanno condotte in accordo con le norme internazionali per cui si cercherà di realizzare, nel Laboratorio di Tecnica del Freddo dell'Università degli Studi di Salerno, un ambiente in cui sia possibile controllare almeno la temperatura dell'aria con cui scambia il condensatore del frigorifero. In questo modo anche lo scambio termico delle pareti del frigorifero domestico avverrà in maniera controllata. Per un fluido frigorigeno, comunque, non basterà verificare la sola convenienza della prestazione energetica. Sarà necessario, anche, appurare che la temperatura di scarico, le pressioni di lavoro e gli altri valori cruciali in un circuito frigorifero rientrino nei "range" di accettabilità.Lo sviluppo della ricerca riguarderà la sostituzione degli HFC nei sistemi di refrigerazione commerciali. Per tali sistemi, comunque, non ci sono, al momento, soluzioni condivise e certe.

StrutturaDipartimento di Ingegneria Industriale/DIIN
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo10.352,43 euro
Periodo28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017
Gruppo di RicercaAPREA Ciro (Coordinatore Progetto)