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GUERRE E NAZIONI. LA FINE DEL MONDO BORBONICO E LA FORMAZIONE DEGLI STATI MODERNI (1806-1920)
La guerra e i processi di pacificazione, diplomatici, politici, sociali e culturali, ci aiutano a cogliere un nesso di lungo periodo in questo dialogo tra locale e globale e offrono chiavi di lettura utili alla comprensione di rotture e ricostruzioni, cesure e ricomposizioni inedite, processi di integrazione e di frantumazione. Il Risorgimento, la creazione dei nuovi stati americani, la modernizzazione della vecchia Spagna imperiale, perfino processi apparentemente circoscritti a un orizzonte nazionale, quali le tensioni tra liberali e conservatori o la rivoluzione messicana,così come un fenomeno totalizzante quale la prima guerra mondiale,vanno analizzati attraverso lo studio di interconnessioni e interdipendenze, somiglianze e differenze, tra spazi e mondi geograficamente distanti ma che hanno in comune la relazione tra il conflitto (interno ed esterno) e la evoluzione delle istituzioni politiche e della realtà sociale.Questa dimensione, affiancata a quella dei cambiamenti politici avvenuti nel momento di crisi dei vecchi stati (o imperi), intreccia così i diversi percorsi di formazione, costruzione e consolidamento di nuove istituzioni nazionali, con tutti i conflitti e le rotture a questi legati, con processi più tipicamente transnazionali, come quelli maturati nell’età degli imperi, tra l’apertura del canale di Suez e quello di Panama, della politica del Big Stick statunitense in America latina, delle grandi migrazioni transoceaniche, fino alle dinamiche globali della “grande guerra”.Il paradigma della guerra è certo solo una della molteplici linee possibili per interpretare questa storia, ma è utile anche per spostare nel lungo periodo l’analisi di una fase cruciale della genesi della storia contemporanea, confrontandola con quelle successive.L’incrocio tra percorsi nazionali, fenomeni locali e regionali e linee globali rende dunque realistica l’individuazione di un orizzonte di analisi comune in cui è possibile collocare il conflitto tra liberalismo e legittimismo, tra modelli imperiali e ipotesi regionali, temi che si svilupparono impetuosamente a partire dalla fine del settecento intorno alla ridefinizione del rapporto tra modelli imperiali e staual-nazionali, che attraversarono la stagione dell’imperialismo europeo e che giunsero a uno spartiacque nei primi due decenni del Novecento, in una fase formativa dell’età contemporanea. Si tratta di una serie di vasti processi politici, ideologici e sociali che coinvolsero diverse aree del mondo, tra cui quelle su cui vorremmo concentrarci: il Mezzogiorno d’Italia, la penisola iberica e l’America Latina (collocandosi ovviamente sul più ampio scenario delle guerre della rivoluzione, del consolato e dell’impero prima, della Restaurazione poi, per muoversi poi tra orizzonti neonazionali e ancora fragili prospettive internazionaliste).
Struttura | Dipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM | |
Responsabile | PINTO Carmine | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.950,00 euro | |
Periodo | 28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017 | |
Gruppo di Ricerca | PINTO Carmine (Coordinatore Progetto) |