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UN MODELLO PER LA MISURAZIONE DELLINTELLECTUAL CAPITAL NELLE UNIVERSITA' ITALIANE

Il recente processo di armonizzazione dei sistemi di contabilità e bilancio delle amministrazioni pubbliche, che ha interessato anche il sistema universitario, pur richiamando la necessità di offrire un’opportuna disclosure della performance aziendale, non ha richiesto in maniera esplicita la misurazione e la rilevazione del patrimonio intellettuale. Difatti, il suddetto processo di riforma si è prevalentemente focalizzato sul passaggio alla contabilità economico-patrimoniale e sulla misurazione della performance delle università. Scopo della presente ricerca è quello di indagare le possibilità di identificazione e rappresentazione delle componenti dell’IC e proporre un modello di rappresentazione che consenta di mettere in luce il relativo contributo al miglioramento della performance aziendale. L’idea di fondo è che la più ampia disclosure che in questo modo è possibile offrire consenta di meglio soddisfare le esigenze informative di diverse categorie di stakeholder. Inoltre la crescente concorrenza tra le università e i finanziamenti sempre più ridotti sottopongono le stesse ad una maggiore pressione per comunicare i loro risultati concernenti le attività di formazione, di innovazione, la produzione scientifica e i processi di internazionalizzazione, al fine di incrementare la capacità di attrazione dei fondi (Warden, 2003; Elena e Warden, 2011).Il progetto di ricerca è organizzato in tre fasi:La prima fase si focalizza sulla review della letteratura relativa all’IC e sull’analisi dei documenti e principi contabili emanati da organismi nazionali ed internazionali. Interessanti spunti, difatti, sono rinvenibili nelle linee guida per il reporting di sostenibilità e nel framework internazionale per il reporting integrato, che prevedono informazioni e indicatori espressivi del capitale intellettuale. Inoltre il gruppo di studio per il bilancio sociale (GBS) ha emanato un documento di ricerca (il n. 8) che ha ad oggetto la “rendicontazione sociale degli intangibili”. La seconda fase consiste nell’identificazione degli elementi chiave dell’IC e nella connessa misurazione, attraverso una serie di indicatori, facilitando così i processi di comunicazione agli stakeholders interessati. La terza fase si concentra sulla collocazione più opportuna della suddetta disclosure, che potrebbe tanto porsi ad integrazione del bilancio di esercizio quanto costituire un documento di informazione autonomo o integrare altri strumenti di comunicazione volontaria, in particolare il bilancio sociale. Gli spunti futuri della ricerca includono lo svolgimento di interviste ad un campione di Università al fine di comprendere l’approccio preferito tra quelli suindicati.L'architettura modulare del progetto di ricerca consente di pervenire all'apprezzamento di risultati intermedi che consentiranno la realizzazione di contributi da presentare in convegni nazionali ed internazionali dai quali trarre elementi di confronto e stimoli ulteriori di sviluppo.