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FORME GIURIDICHE DELLA RAPPRESENTANZA POLITICA E ATTIVITA' DI LOBBYING

Il progetto di ricerca intende porre al centro dell'attenzione i gruppi di interesse (le lobbies) come elemento integrante le dinamiche dello Stato democratica e pluralista contemporaneo. Dunque, le lobbies come "soluzione" (e non solo come problema) oppure come "risorsa" del buon funzionamento della democrazia di tipo liberale. Da qui, perciò, l'analisi di un fenomeno che potremmo intendere come una "realtà oggettiva" (le lobbies, appunto) che le istituzioni hanno il compito di razionalizzare all'interno del circuito della rappresentanza. Si tratterà, prima di tutto, di valutare come il decisore pubblico si relaziona con questa realtà, alla luce di un dettato normativo costituzionale (in primis) che inquadra la partecipazione del cittadino all'interno di un modello di governo non più statico ma dinamico. Come secondo elemento occorrerà verificare, partendo dall'Italia e ampliando la prospettiva di ricerca a livello europeo (UE), sulla base di quali regole (se esistono, dove sono, come ricondurle a sistema, etc.) è possibile costruire un circuito normativo idoneo alla legittimazione dell'attività dei gruppi di interesse "a supporto" delle decisione pubbliche. Importante sarà esaminare le diverse posizioni in ambito dottrinario a proposito di quale potrebbe essere la disciplina più idonea (o conforme) a disciplinare l'azione delle lobbies nello spazio pubblico e delle decisioni politiche senza tradire i principi di fondo della buona amministrazione, e cioè: la trasparenza, la parità di opportunità per i tutti i soggetti della società civile a partecipare alle decisione di natura collettiva, la valorizzazione dei gruppi di pressione che rendono nota la propria natura e le finalità che intendono perseguire.