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LA TRADIZIONE SLAVOECCLESIASTICA DI VITA PANCRATII TAUROMENII (BHG 1410)

La Vita Pancratii paleoslava presenta una tradizione manoscritta estremamente ridotta: due soli testimoni provenienti dal Monte Athos e risalenti al XIII e XIV secolo, cui si aggiunge un descriptus apparso in area moscovita in età più recente (metà del Seicento). Ignota resta l'origine di questa impegnativa versione dal greco, che tuttavia è di assoluto interesse per la paleoslavistica: già un superficiale esame della lingua e della tecnica di traduzione colloca infatti il documento nella letteratura del Primo impero bulgaro (X sec.), agli albori cioè della civiltà letteraria slava. Il gran numero di termini arcaici e hapax legomena rilevati già da P. Uspenskij e da A. Veselovskij, i primi studiosi ad interessarsi alla Vita Pancratii paleoslava, sollecita una più approfondita indagine della lingua e della tecnica di traduzione, indispensabile per una più attendibile datazione e localizzazione del testo. L'urgenza di uno studio e edizione dell'opera si impone anche per un altro motivo: ancora una volta si registra infatti l'interesse degli slavi, convertiti da missionari provenienti soprattutto da Costantinopoli, per la spiritualità e la civiltà occidentale, in particolare italica (la vicenda di Pancrazio si svolge interamente in Sicilia). In questo senso, la traduzione di Vita Pancratii si inquadra in una serie di altri documenti di ambientazione italica, tradotti dal greco (e dal latino) già entro il X-XI secolo e tutti apparsi verosimilmente in Bulgaria.L'edizione della versione slava di Vita Pancratii utilizzerà l'edizione critica della fonte greca, anch'essa poco conosciuta tra gli stessi bizantinisti: allestita da C. Stallman per la sua tesi di dottorato (1986), il suo testo è rimasto finora inedito e risulta a tutt'oggi difficilmente accessibile agli studiosi, se non in una versioneelettronica in caratteri ASCII dell'Università di Oxford.La ricerca si è finora concentrata sull'indagine linguistico-filologica del testo, che è stato completamente riversato in formato digitale e confrontato insieme con la versione greca. È in preparazione l'edizione sinottica dei due testi (greco e slavo) e un dizionario dei termini e delle forme grammaticali.

StrutturaDipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.400,00 euro
Periodo28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017
Proroga27 Luglio 2018
Gruppo di RicercaDIDDI Cristiano (Coordinatore Progetto)