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SISTEMI IN SRP/SRG PER IL RINFORZO DI ELEMENTI IN C.A.

Il progetto di ricerca mira ad approfondire uno studio già avviato sul comportamento ciclico di nodi trave-pilastro di strutture intelaiate in c.a.; in particolare lo studio riguarda le tecniche di rinforzo dei nodi che utilizzano sistemi SRP/SRG (e su questo argomento in letteratura non sono reperibili molti contributi).Alla luce dei danni osservati in occasione di recenti eventi sismici (l’ultimo per importanza quello de L’Aquila), che hanno messo in evidenza come i nodi trave-colonna svolgano un ruolo chiave nel determinare un comportamento strutturale più o meno duttile e dissipativo, le tecniche di rinforzo investigate assumono un notevole interesse tecnico-applicativo.Specialmente per i nodi d’angolo o per i nodi dei telai di facciata, solo parzialmente confinati, l’errata o insufficiente disposizione delle armature longitudinali e trasversali, nonché la scadente qualità del calcestruzzo, è spesso causa di un notevole degrado ciclico indotto dall’azione sismica, con decisive perdite di resistenza e rigidezza dei nodi che possono condurre ad un collasso fragile della struttura.Nell’ambito del progetto in questione verrà completato un programma sperimentale già avviato che riguarda test ciclici da svolgersi su nodi di facciata (parzialmente confinati). In particolare, la matrice dei test include 1 campione non rinforzato (“nodo di controllo”) e 7 provini rinforzati secondo due diverse configurazioni applicate mediante l’uso di resine (sistema SRP) o malte (sistema SRG), nonché ulteriori due test su provini che, dopo essere stati danneggiati e riparati con le tecniche esaminate, saranno sottoposti nuovamente a sollecitazione ciclica.Allo scopo di riprodurre la risposta di nodi di telai di facciata analoghi a quelli che frequentemente si ritrovano negli edifici in c.a. costruiti prima del 1980, i campioni sono stati realizzati adoperando calcestruzzi di resistenza piuttosto scadente e considerando una qualità molto modesta dei dettagli costruttivi.I test consistono nell’applicare un carico assiale di valore costante sulla colonna, ed un’azione laterale applicata ciclicamente sulla trave in controllo di spostamento.Come avvenuto già in seguito ad i primi test già svolti, le prove consentono di verificare l’efficacia delle tecniche di rinforzo esaminate come intervento di confinamento del pannello nodale.Come già accennato nella sezione dedicata agli "obiettivi" del Progetto, l’UR inoltre effettuerà degli approfondimenti inerenti il confinamento con SRP/SRG di pilastri in calceestruzzo armato ed il rinforzo a flessione di solette e/o travi in c.a..Per quanto riguarda il confinamento, si intende mettere a punto formule predittive per la stima della resistenza e della deformazione ultima del calcestruzzo.A tal fine, si prevede:a) di valutare il ben noto "coefficiente di efficienza" nel caso dei sistemi confinanti con SRP;b) di confrontare le relazioni analitiche che saranno proposte con altre formulazioni reperibili nella letteratura scientifica e con i modelli predittivi contenuti in normative e/o linee guida internazionali (ad es. con le espressioni riportate nel documento DT200 R1/2013 del CNR, sebbene riguardanti l’uso di tessuti in fibra di carbonio, o quelle proposte dal documento edito dal comitato 440 di ACI).Per quanto riguarda il rinforzo a flessione, invece, ci si prefigge di:a) identificare un opportuno legame di aderenza calcestruzzo-sistema in SRG ovvero calcestruzzo-SRP (in particolare esaminando i risultati delle prove di delaminazione effettuate in un recente passato);b) mettere a punto un modello che consenta di effettuare una simulazione affidabile delle prove di flessione effettuate su travi/solette rinforzate con i suddetti sistemi.