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LE MUTAZIONI DEL GENE RAS NEI NODULI TIROIDEI BENIGNI.

Il progetto prevede le seguenti azioni:Azione 1: Raccolta del materiale biologico. Tutti gli aghi utilizzati per gli ago- aspirati (FNA) effettuati presso il Day Service di Patologia Tiroidea dell’AOU Ruggi D’Aragona, con diagnosi citologica benigna (TIR 2) verrano lavati in un mL di mezzo di conservazione del materiale genetico (TRI reagent), congelati e conservati a -80°C. Ogni campione di FNA verrà archiviato con i dati anagrafici e clinici del paziente e con i dati ecografici e citologici del nodulo. E’ prevista la raccolta di circa 400 campioni nel corso del primo anno del progetto.Azione 2: Valutazione del follow-up ecografico dei noduli tiroidei. Ad un anno di distanza, tutti i noduli ago aspirati verranno rivalutati eco graficamente. In particolare verranno valutati eventuali variazioni di volume dei noduli o di altri aspetti ecografici ed in particolare: ecogenicità, presenza di micro-calcificazioni, grado di vascolarizzazione, rapporto tra i diametri, aspetti del contorno (1).Azione 3: Ricerca delle mutazioni di RAS. Tutti i campioni di materiale proveniente dagli agoaspirati verranno scongelati, il DNA verrà estratto secondo il protocollo standard del TRI Reagent e il gene RAS verrà analizzato. Le sequenze intorno alle mutazioni più frequenti dei tre geni RAS, N-H- e K-RAS verranno amplificate mediante polimerase chain reaction (PCR) con primers già noti (2). La presenza di mutazioni verrà determinata mediante pirosequenziamento.Azione 4: Valutazione delle variazioni ecografiche e mutazioni di RAS. Tutti i noduli analizzati verranno categorizzati per le eventuali variazioni ecografiche riscontrate ad un anno di follow-up. I dati verranno analizzati mediante test ANOVA e test non parametrico quale il test U di Mann-Whitney o test di Wilcoxon.Questo tipo di analisi potrebbe individuare un’associazione tra la presenza di mutazioni di RAS e andamento del nodulo. Un risultato simile potrebbe costituire un test predittivo dei cambiamenti dei noduli tiroidei ed essere utile per orientare la decisione di eseguire solo un follo-up del nodulo o un intervento di resezione.Voci bibliografiche.1) Puzziello A, Carrano M, Angrisani E, Marotta V, Faggiano A, Zeppa P, Vitale M. Evolution of benign thyroid nodules under levothyroxine non-suppressive therapy. J Endocrinol Invest. 2014 Jul 10.2) Guerra A, Carrano M, Angrisani E, Puzziello A, Izzo G, Di Crescenzo V, Vatrella A, Vitale M. Detection of RAS mutation by pyrosequencing in thyroid cytology samples. Int J Surg. 2014;12 Suppl 1:S91-4.

StrutturaDipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria “Scuola Medica Salernitana”/DIPMED
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo3.867,35 euro
Periodo28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017
Gruppo di RicercaVITALE Mario (Coordinatore Progetto)
TORTORA ANNA (Ricercatore)
ZEPPA Pio (Ricercatore)