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VALORI UMANI ED ETICI NELLA FORMAZIONE DELL¿INGEGNERE
Il progetto si articolerà in fasi strettamente correlate. Nella prima fase si procederà all’acquisizione del materiale bibliografico. Nella fase successiva si procederà all’analisi del materiale acquisito. In particolare verranno analizzate le esperienze delle scuole i cui percorsi di formazione annoveravano la presenza di discipline umanistiche e sociali: dall’École des Ponts et Chaussées, alla metà del ‘700, all’École Polytechnique, all’esperienza statunitense che è quella in cui l’insegnamento di tali discipline ha avuto il maggiore spazio nei piani di studio per allievi ingegneri, dagli inizi del XIX secolo, alla fine del secolo scorso.Si esaminerà il nuovo e più complesso ruolo che, a partire dagli anni Trenta del ‘900, ha caratterizzato l’ingegnere, che diventa una figura centrale dei processi economici, produttivi, urbanistici; non più semplice strumento esecutivo, ma partecipe di una dimensione politica, morale. L’attenzione che a esso riservavano gli studiosi (Veblen, Burnham), i rischi connessi a tale nuovo ruolo che, per alcuni, configura il percorso verso il predominio di una élite scientifico-tecnologica, che inesorabilmente sfocerà nel totalitarismo.Sarà studiata la svolta registrata nella seconda metà del ‘900. quando ci si comincia a interrogare sulle questioni etiche dell’operare tecnico e si profila l’esigenza che l’ingegnere debba avere consapevolezza piena e complessiva del suo operato e delle conseguenze. Si aprirono così nuovi scenari per l’insegnamento delle discipline umanistiche, in primo luogo proprio l’etica, ma anche l’antropologia, la sociologia e la filosofia della scienza e della tecnica, la storia dell’ingegneria. Si prese coscienza che l’istruzione specialistica restringe seriamente l’approccio ai problemi e la possibilità di risolverli in maniera soddisfacente. Iniziò così a delinearsi con una nuova consapevo-lezza che l’obiettivo vero della formazione, non solo tecnica, è quello della ricomposi-zione dei saperi, mediante la saldatura della frattura tra la cultura umanistica e quella scientifica. e si pervenne alla “Carta della Transdiciplinarità” (1994).Particolare attenzione sarà riservata all’esperienza sviluppata in Italia, a valle della nuo-va presa di coscienza.Nella terza fase verrà esaminato il ruolo che, nel percorso di sensibilizzazione etica, può svolgere la lettura degli ingegneri che si sono affermati come scrittori: Dostoevskij, Musil, Zamiátin, Platonov, Vian, Gadda, Sinisgalli, Benet Goitia, Barbaro, Westerman, per citare alcuni dei più importanti. Nelle loro opere infatti si trovano interessanti considerazione ed efficaci e sorprendenti descrizioni sulla formazione degli ingegneri, sugli ingegneri e la loro professione, ma, soprattutto, sulla scienza, la tecnologia e il progresso ad esse relazionato.Fatto è che fino alla metà del secolo scorso, in un periodo di progresso continuo e sempre crescente, dovuto allo sviluppo della scienza e della tecnologia che sembrano trionfare al di là di ogni immaginazione, i nostri ingegneri-scrittori sono tra i pochi, se non proprio i primi, che individuano i limiti e i pericoli dell’uno e dell’altro; colgono le contraddizioni e le conseguenze che ne subiscono in primo luogo i loro artefici – ossia gli ingegneri stessi – e poi l’intera collettività; contraddizioni e conseguenze che al mondo restano occulte. E sembrano in particolare denunciare tutta l’impotenza degli ingegneri, nonostante la loro scienza e la loro tecnica, a incidere, a cambiare davvero in positivo la società. Nella quarta e ultima fase verrà condotta una riflessione critica in merito, cercando individuare gli elementi principali di un percorso di formazione adeguato alle nuove esigenze.Come si evince da tale sintetica descrizione, nel complesso l’intero progetto di ricerca si configura con caratteristiche di assoluta originalità, di innovazione e di grande attualità.
Struttura | Dipartimento di Ingegneria Civile/DICIV | |
Responsabile | BARBA Salvatore | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 4.123,89 euro | |
Periodo | 28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017 | |
Gruppo di Ricerca | BARBA Salvatore (Coordinatore Progetto) CARDONE Vitale (Ricercatore) MESSINA Barbara (Ricercatore) |