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DIDASCALIE E REGIE NEL TEATRO DI CARLO GOLDONI
La ricerca intende indagare una zona pochissima battuta dalla critica goldoniana, ovvero la funzione tematica e linguistica delle didascalie nelle commedie e nei melodrammi di Carlo Goldoni. La didascalia è quella pratica che l’autore appone al testo per suggerire agli interpreti e (al regista, eventualmente) l’ambientazione e l’azione scenica (oggetti, fondali, a parte, ecc.). Questa sorta di paratesto assume un ruolo interessante in relazione alle stesse commedie e melodrammi goldoniani, e si lega, oltretutto, alla stessa attività di regista del nostro commediografo. Si crea, così, una evidente connessione (non soltanto visiva) tra scrittura testuale e indicazione didascalica, che apre interessanti solchi d’indagine nella stessa struttura della drammaturgia goldoniana, in forte relazione alle sue stesse mansioni di regista, come recitano i contratti col Vendramin e il teatro di San Luca. Andranno, inoltre distinte, a livello strutturale, le didascalie introduttive da quelle incastonate nei dialoghi, e a analizzate a seconda del diverso livello sintattico e morfologico, come è facilmente deducibile dalla diversa finalità attribuita alle due categorie. Altro aspetto interessante d’indagine è lo stile usato da Goldoni nelle didascalie, visto che la didascalia goldoniana non entra nella questione di scelta tra dialetto e lingua: anche nei testi integralmente in veneziano, le indicazioni sceniche sono redatte in italiano. Insomma, se il linguaggio scenico di Goldoni è massimamente strumento di rappresentazione verosimile del mondo, altresì le didascali concorrono in diversa misura a rendere “veritieri” azioni e contesti. Inoltre, questa attenzione goldoniana alla zona “costruttiva” della scena, rinvia, in maniera non casuale, alla sua attività di regista, di «concertatore» delle commedie, sin dalla sua iniziale attività ai teatri del San Samuele e poi del San Luca. Ma già dal Sant’Angelo, Goldoni, nelle sue Memorie Italiane, ci ha lasciato preziose indicazioni del ruolo assunto, prima con l’Imer poi coll’impresario Medebach , a seguire le recite delle compagnie, in Terraferma (e poi a Venezia) nelle prove e negli allestimenti dei testi, durante la delicata fase di rodaggio delle tournée. Quindi il lavoro di ricerca sarà condotto su una zona prettamnete testuale a cui farà da corollario, non secondario, la storia della vicenda di regista teatrale delle sue commedie e melodrammi, prima che queste passassero poi definitivamnete dalla «scena al torchio».
Struttura | Dipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM | |
Responsabile | AJELLO Epifanio | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.900,00 euro | |
Periodo | 28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017 | |
Gruppo di Ricerca | AJELLO Epifanio (Coordinatore Progetto) MONTANILE Filomena (Ricercatore) |