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RIFORMA DEL DIRITTO FALLIMENTARE E ISTITUTI DI ALLERTA E PREVENZIONE

Il progetto, anche alla luce della novità introdotte con la riforma del Regolamento 1346/2000 sull'insolvenza transfrontaliera, intende sviluppare un'analisi comparatistica per individuare elementi utili nella prospettiva di riforma italiana in tema di anticipazione della crisi d'impresa. Nell'ordinamento italiano il profilo delle emersioni delle crisi è stato sempre esaminato dall'angolo visuale del diritto dell'insolvenza. Così, ad es., qualche anno addietro, si è discusso dell'introduzione della nozione di "rischio di insolvenza", come presupposto oggettivo delle procedure concorsuali e come legittimazione della richiesta dle debitore del proprio fallimento. Questa impostazione è stata seguita dalla legge spagnola n. 22/2003 che nell'ipotesi di "concorso volontario" ha previsto che la situazione di insolvenza possa anche non essere attuale, ma semplicemente imminente, e ciò quando il debitore possa (fondatamente) prevedere che non potrà adempiere regolarmente e puntualmente alle obbligazioni.Differente risulta la scelta pure di recente compiuta nell'ordinamento francese laddove, accanto agli istituti tradizionali di prevenzione della crisi, è stata introdotta la Loi de sauvegarde des entreprises (L. n. 805/2005) - non a caso inserita nel corpo del codice di commercio - la quale ha introdotto una procedura di conciliazione volta a verificare la probabilità di successo di un programma di conciliazione e di salvaguardia del patrimonio aziendale e nel contempo di continuazione delle gestione affidata all'imprenditore, per il tramite della predisposizione di un piano di riorganizzazione destinato ad essere approvato dal tribunale. Il progetto si prefigge pertanto di analizzare tali modelli stranieri accertandone punti di forza e di debolezza e contribuire all'elaborazione di un modello di riforma italiano. Nelle prospettive indicate innanzi pare evidente come il profilo da considerare in tema di procedure per l'anticipazione della crisi non sia solo quello dell'integrazione del patrimonio informativo messo a disposizione dei terzi che entrano in contatto con l'impresa (finanziatori, fornitori) ma soprattutto quello di evitare informazioni che possano incidere negativamente sull'impresa, qualora gli stessi non siano sintomatici di una effettiva incapacità di far fronte regolarmente alle proprie obbligazioni. In questa prospettiva, l'analisi della normativa italiana deve muovere dalla constatazione che l'eliminazione dell'amministrazione controllata ha fortemente ristretto la possibilità di ricorrere a procedure anticipatorie dell'insolvenza, anche perchè - pur nel presupposto che l'accesso alla procedura concordataria resti subordinato alla crisi e non già all'insolvenza - è difficile cambiare le mentalità dei tribunali, che le due nozioni tendono a parificare, e soprattutto perchè risulta difficile in pratica prospettare una continuazione dell'attività dell'impresa, affidata al debitore, all'interno della stretta prospettiva concordataria.Anche per questi motivi, forse, potrebbe risultare utile prevedere, al di fuori della legislazione in tema di insolvenza, una disciplina articolata dell'anticipazione della crisi, magari utilizzando profili del diritto societario, con ciò evitando che l'emersione volontaria possa ostacolare la prosecuzione dell'attività di impresa e la continuazione dei rapporti negoziali.In questo senso il progetto intende sviluppare una proposta di riforma che non solo valorizzi le funzioni di controllo tipicamente attribuite al collegio sindacale (rafforzando un'autonoma iniziativa di segnalazione dei fenomeni di crisi agli amministratori e prevedendo un chiaro fenomeno di sostituzione nell'attività degli stessi in ipotesi di inattività) ma, nel contempo, preveda l'introduzione di veri e propri incentivi alla evidenziazione delle situazioni di crisi (anche senza e anche prima dell'accertamento giudiziale).

StrutturaDipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.850,00 euro
Periodo28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017
Proroga27 Luglio 2018
Gruppo di RicercaFAUCEGLIA Giuseppe (Coordinatore Progetto)
CAPO Giovanni (Ricercatore)
FEZZA Fabrizio (Ricercatore)
MENICUCCI Mauro (Ricercatore)
MURINO Filippo (Ricercatore)
PECORARO Clemente (Ricercatore)
PRINCIPE Angelina (Ricercatore)