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IL PATRIMONIO ECCLESIASTICO TRA IL RIFORMISMO ECONOMICO-AMMINISTRATIVO DI PAPA FRANCESCO E LE ISTANZE DI REVISIONE DEGLI OBBLIGHI CONCORDATARI DI NATURA FINANZIARIA DELLA MAGISTRATURA CONTABILE.

Il riformismo economico-finanziario di Papa Francesco e la destrutturazione dei pregressi centri di gestione vaticani del patrimonio ecclesiastico incontrano e incrociano le istanze italiane presenti nella magistratura contabile (deliberazioni nn. 14 e 16 ottobre 2014) di revisione normativa dei meccanismi normativi concordatari (8/°° ottoxmille 1984) e statuali (5xmille nato nel 2005 e stabilizzato dalla finanziaria ultima: L.23.12.2014 n.190) responsabili degli incontrollati e imponenti flussi finanziari pubblici destinati alle chiese (1.400.000 euro-2014) e al nonprofit e così sottratti alla gestione della mano pubblica per interessi e bisogni di ordine collettivo. Destinati come sono dai contribuenti, nel primo caso, alle Chiese che hanno stipulato con lo Stato "accordi, patti, Intese" secondo un meccanismo graduale e premiale per la Confessione Cattolica. Nel secondo invece ad una pletora di soggetti c.d. non profit e di enti collegati alle Chiese accreditate con picchi economici che in tempi di spending review che pesano su tutti richiedono - secondo la documentata richiesta della Corte dei Conti - una revisione formale e sostanziale degli specifici meccanismi normativi e di gestione, utilizzazione e rendicontazione delle cospicue risorse così devolute dai contribuenti nonchè una selezione più rigorosa - nel caso del cinquexmille - dei soggetti legittimati a richiedere l'accesso alle relative dotazioni. La giurisprudenza della Corte dei conti costituisce oggetto di esame ed approfondimento della presente ricerca e materia di studi analitici. Verrà letta in parallelo con le norme concordatarie introduttive dell'8xmille e delle sue ragioni giustificative. Per larga parte venute meno vista la crisi delle vocazioni e la penuria di clero incardinato nelle diocesi da sostenere e finanziare nella particolarissima missione da svolgere. Allo stesso modo verranno riesaminati i meccanismi di controllo dell'attività degli enti ecclesiastici (enti collettori delle risorse 8xmille provenienti dalla mano pubblica) previsti nel Concordato inspiegabilmente in stand by. Nonché l'assenza di interesse e di iniziative dello Stato nell'incoraggiare la devoluzione dell'8xmille a se stesso. Un elemento fortemente problematico come e più dei contraddittori e disordinati interventi normativi statuali più volte annunciati in questa materia. Ricchi di dichiarazioni e intenzioni di specifiche misure correttive, ma al momento in inspiegabile identico stand by.

StrutturaDipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.950,00 euro
Periodo28 Luglio 2015 - 31 Dicembre 2017
Gruppo di RicercaD'ANGELO Giuseppe (Coordinatore Progetto)
ELEFANTE CARMELA (Ricercatore)
FOLLIERO Maria Cristina (Ricercatore)
POSTIGLIONE VERONICA (Ricercatore)
VECCHIO CAIRONE Ivana (Ricercatore)