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STUDIO DEI MECCANISMI DI MODULAZIONE DELLA TRASMISSIONE DEL DOLORE

Il progetto consisterà anzitutto nel realizzare un dispositivo per effettuare l’algometria nell’uomo con il metodo dell’autoalgometria, come descritto da Viggiano et al. (2009); rispetto al dispositivo già realizzato in passato, il nuovo dispositivo, anziché richiedere l’uso di un PC, avrà il vantaggio di potersi collegare via bluetooth ad un i-phone per l’acquisizione dei dati, in modo da rendere più compatto e portatile il sistema per l’acquisizione dei dati.Si procederà, quindi, ad effettuare uno studio comparativo della sensibilità e dell’accuratezza del nuovo dispositivo rispetto al tradizionale algometro a pressione di Fischer, effettuando la misura della soglia dolorifica in un gruppo di 40 volontari sani con entrambe le metodiche in occasioni diverse, intervallate da almeno 7 giorni di distanza e con successione casuale delle metodiche, per un totale di 4 misurazioni per ogni metodica. Con tale studio si valuterà anche l’influenza di variabili antropometriche, in particolare peso e altezza, sulla soglia del dolore (osservazioni preliminari avevano indicato una possibile influenza dell’altezza). Negli stessi volontari sarà effettuato un saggio della capacità antiossidante totale del sangue, per poter così valutare la correlazione tra tale variabile e la misura algometrica.Successivamente, saranno condotti gli studi per valutare l’effetto dell’assunzione di molecole antiossidanti sulla soglia del dolore in un modello animale. Saranno utilizzati 2 gruppi di 10 ratti ciascuno. Il primo gruppo sarà alimentato con mangime standard addizionato con vitamina C per 10 giorni, mentre il secondo gruppo sarà alimentato con solo mangime standard. Prima ed al termine del trattamento sarà valutata la soglia dolorifica mediante il tradizionale hot-plate test; gli animali saranno, quindi, sacrificati e i cervelli immediatamente prelevati per essere successivamente processati per valutare i livelli di produzione di ROS nel nucleo del trigemino e nel midollo spinale mediante tecnica di microscopia in fluorescenza utilizzando come rivelatore il diidroetidio.L’originalità del presente progetto consiste nel ricercare la possibile correlazione tra trasmissione capacità antiossidante e capacità di modulare (attenuare) la percezione del dolore. L’aspetto innovativo è nel convalidare l’uso della metodica dell’autoalgometria, già proposto in passato, perché ha il vantaggio di evitare l’influenza della manualità dell’operatore nell’effettuare la misura.

StrutturaDipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria “Scuola Medica Salernitana”/DIPMED
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo3.867,35 euro
Periodo28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017
Gruppo di RicercaVIGGIANO Andrea (Coordinatore Progetto)
COPPOLA Giangennaro (Ricercatore)
ESPOSITO Fabrizio (Ricercatore)