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POLITICHE PER L'INNOVAZIONE E COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE
Il progetto di ricerca intende partire dall’esame della politica regionale in tema di innovazione per le piccole e medie imprese nel periodo 2007-2013 valutando gli obiettivi attesi e previsti nei documenti di programmazione, il controllo in itinere ed i risultati raggiunti (VIesti, Prota, 2007). Questa prima attività sarà condotta alla luce della complessità ed articolazione del programma che oltre ad avere una previsione pluriennale, ha avuto una organizzazione in diverse tipologie di intervento, nonché varie linee di attività. In questa fase si prevede di condurre un’attenta analisi degli obiettivi previsti nei documenti di programmazione e dei risultati emersi in sede di valutazione di audit indipendente.L’analisi è propedeutica allo studio delle politiche 2007-13 che hanno una visione unitaria il cui intento è superare alcune problematiche incontrate in passato. In questo quadro, ed alla luce di elementi quali i problemi di bilancio pubblico, il ruolo del governo a livello regionale e l’approccio di medio-lungo termine aumentano il peso della valutazione allo scopo di comprendere gli obiettivi ed i risultati proposti in sede di programmazione ed quelli raggiunti dagli interventi. Questa attività di valutazione è innanzitutto richiesta dall’UE in sede di controllo preliminare e di esito finale, tuttavia non è viene condotta senza difficoltà (Florio, 2006). Gli approcci più tradizionali sono basati generalmente su insiemi di indicatori quantitativi che valutano gli effetti delle politiche (Weiss, 1999).Il progetto intende studiare l’utilizzo delle tecniche tradizionali di valutazione per comprendere gli effetti di programmi per le PMI, ed a queste abbinare approcci innovativi che studiano il ruolo e l’azione dei protagonisti della policy, i processi di organizzazione interna e di funzionamento (Marti et al, 2005) nell’efficacia delle politiche. Si richiede l’approfondimento anche di variabili qualitative l’uso di metodi in grado di cogliere il peso e gli effetti di tali variabili. Ciò deriva dalle caratteristiche del processo innovativo che nel suo esplicarsi è caratterizzata da un rilevante peso qualitativo cui si accompagnano elementi quantitativi univoci (Abernathy, Clark, 1985).Il rafforzamento della valutazione si rende necessario anche alla luce della situazione attuale con la fine delle tradizionali politiche di sviluppo nelle quali è diminuita sempre più l’importanza delle politiche industriale e settoriali; contemporaneamente si è dato maggiore spazio a misure di carattere finanziarie. Inoltre, il vincolo stringente derivante dall’applicazione dei parametri di Maastricht soprattutto in termini di debito e deficit pubblici, ha ulteriormente ridotto i trasferimenti dal centro alla periferia accentuando ulteriormente il peso del “Patto di stabilità crescita” dell’Unione Europea. In questo modo si è rafforzato il dibattito circa la sua opportunità ed efficacia coinvolgendo diversi studiosi e che in Italia ha visto il Governo coinvolgere gli Enti Locali attraverso il Patto di Stabilità Interno. In questo quadro una efficace valutazione è fondamentale; il periodo di programmazione 2014-20 rappresenta un’ulteriore occasione di rafforzamento competitivo del tessuto produttivo delle PMI (De Blasio, Lotti, 2009) che deve essere anche in grado di sfruttare il potenziale di sviluppo dei territori e le relative identità settoriali. Tale processo intende creare le condizioni per modificare l’atteggiamento delle PMI che quasi sempre è di “follower” anziché di “first comer”; in pratica l’innovazione deriva quasi sempre dalla necessità di adeguarsi alle tendenze mercato e quasi mai da una spinta autonoma interna all’impresa. Questa cambiamento diviene strategica visto che negli ultimi anni si è ridotto il livello medio di investimenti in innovazione che deriva sia dalla crisi che colpisce particolarmente l’economia locale che dalle ridotta percezione dell’importanza dell’innovazione.
Struttura | Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza) | |
Responsabile | FARACE Salvatore | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 790,00 euro | |
Periodo | 28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017 | |
Proroga | 27 Luglio 2018 | |
Gruppo di Ricerca | FARACE Salvatore (Coordinatore Progetto) COPPOLA Gianluigi (Ricercatore) IORIO Roberto (Ricercatore) MARENGHI Enzo Maria (Ricercatore) MAZZOTTA Fernanda (Ricercatore) PARZIALE Anna (Ricercatore) PRATSCHKE Jonathan (Ricercatore) SALSANO Emanuele (Ricercatore) |