Progetti Finanziati

Ricerca Progetti Finanziati

LE DONNE RISPONDONO. REAZIONI LETTERARIE ALLA MISOGINIA MEDIEVALE

Sulla base dei studi più recenti, nonché di un lavoro precedente della proponente, il progetto intende indagare non tanto la misoginia in sé, ma i luoghi e i modi in cui le donne rispondono alla misoginia, pensando anche alle considerazioni di Solterer nel volume "The Master and Minerva. Disputing women in French medieval culture" (1995), per la quale “la risposta rappresenta uno spazio virtuale per sottolineare una differenza. Piuttosto che rispettare i limiti del lavoro precedente del maestro, la risposta può distanziarsi da quelle premesse”. In questo senso l’oggetto ideale di tale studio sarebbe Christine de Pizan, la cui opera quasi tutta si iscrive nella categoria della risposta alla tradizione misogina. Ma questo sarebbe troppo ovvio e più interessante è la ricerca di altri spazi per la risposta. In questo senso si intende esaminare alcuni punti principali:I manoscritti. Si costata spesso che nei manoscritti i testi misogini sono accompagnati da testi a favore delle donne, per esempio il “Blasme des fames” in almeno due manoscritti è accompagnato dal ‘dit’ a favore delle donne, “Le Bien des fames”; spesso i fabliaux si alternano a testi favorevoli alle donne. Si cercherà dunque nei manoscritti per vedere se questo è un trend diffuso o meno. Se il contesto manoscritto dei testi sulle donne propongono un discorso pro e contro.Testi misogini. Nei fabliaux (ma anche nelle novelle di Boccaccio che ne derivano) si verifica spesso la sconfitta dell’uomo grazie all’astuzia verbale delle donne, donne come la vecchia mezzana Auberee dell’omonimo fabliau, oppure il “Pré tondu”, in cui una donna, ridotta al silenzio dalla violenza dell’uomo, esprime il suo parere a gesti e riesce comunque ad avere la meglio a dare una risposta. Si analizzerà questi casi allo scopo di vedere quali sono gli spazi che si aprono per le donne in testi generalmente considerati misogini.Epica e romanzo. Nell’epica soprattutto la donna ha pochi spazi ed è spesso oggetto di violenza. Lo stupro è un elemento presente perfino nella narrativa cortese. Si analizzerà in quali forme le donne rispondono a tale violenza, spesso prendendo in mano l’organizzazione della vendetta per i torti subiti, come nel poema epico occitano “Daurel e Beton”.Nei tempi a disposizione per la ricerca non si può andare oltre una serie di sondaggi su queste linee, ma si spera di cominciare a delineare gli ‘spazi’ che sono a disposizione delle donne anche in un contesto a loro poco favorevole nella letteratura, ma più in generale nella società del tempo.La ricerca è finalizzata a mettere a punto uno o due saggi.

StrutturaDipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.700,00 euro
Periodo28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017
Gruppo di RicercaLEE Charmaine Anne (Coordinatore Progetto)
GALANO Sabrina (Ricercatore)