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IL DIRITTO COMUNE DELLE SITUAZIONI GIURIDICHE PATRIMONIALI: FONDAMENTO E PROFILI APPLICATIVI.
La bipartizione delle situazioni giuridiche patrimoniali in situazioni reali e di credito ha origini in una economia statica tipica della società borghese, caratterizzata dall’esaltazione del diritto reale contrapposto al diritto di credito. Il primo qualificato sempre e comunque da un dominio immediato sulle cose ed assoluto nei confronti di tutti, il secondo viceversa riconosciuto quale potere mediato nei confronti di un soggetto determinato. A porre in dubbio l’esattezza di una così rigida separazione ha contribuito la progressiva perdita di centralità del modello proprietario determinata nel tempo dall’espansione di nuovi modelli e nuove forme di godimento. Va posto un interrogativo circa la sopravvivenza di tale separazione, se ed in altri termini la tradizionale catalogazione sia ancora idonea a sintetizzare ed in via esclusiva i problemi e le questioni della civile convivenza ovvero a risolvere i conflitti di interessi che emergono nella dinamica dei rapporti socio economici.L’indagine non può essere condotta nel senso di definire una più razionale sistemazione teorica ed astratta delle forme di tutela degli interessi individuali; occorre percorrere una strada che conduca a verificare l’attitudine delle diverse categorie in oggetto a porsi come strumenti di sintesi concettuale in grado di rappresentare caratteri strutturali delle situazioni giuridiche, con conseguenze applicative importanti.L’obiettivo non potrà essere perseguito se non attraverso dei passaggi preliminari, che soli potranno costituire valide fondamenta per un risultato degno di nota e considerazione. Primo fra questi passaggi è la verifica dell’esatta individuazione del ruolo delle due categorie, in primo luogo mediante l’analisi e la valutazione dei loro caratteri essenziali che siano in grado di connotarne l’individualità e la caratterizzazione giuridica. Occorrerà procedere alla individuazione dei caratteri propri di ciascuna categoria e di qui agli elementi idonei a distinguere l’una dall’altra, partendo da quelli che sono indicati come criteri distintivi per verificarne l’idoneità ed eventualmente proporne altri ovvero proporre un percorso differente, rifuggendo dallo scegliere soluzioni predefinite, aprioristiche e generalizzanti, soprattutto fondate su profili strutturali. Bisognerà adottare una più attenta e scrupolosa valutazione teleologica degli interessi coinvolti, al fine di ridefinire nel modo più corretto i confini di applicabilità delle disposizioni normative.Si procederà ad una verifica dei criteri tradizionali adottati: soltanto in tal modo si potrà valutarne l’idoneità a caratterizzare la fattispecie alla quale sono riferiti e dunque ad essere validi criteri di distinzione. Criteri quali immediatezza/mediatezza, assolutezza/relatività, inerenza, perpetuità/temporaneità andranno valutati sia per la classificazione delle situazioni di volta in volta individuate sia per l’individuazione della normativa applicabile e dunque la forza espansiva di talune norme previste in astratto ora per le une ora per le altre situazioni, ma in realtà probabilmente in grado di disciplinare in concreto situazioni patrimoniali a prescindere da ogni statica classificazione.Le situazioni patrimoniali appaiono in realtà suscettibili di una trattazione unitaria e tale strada va verificata in concreto ed individuata una normativa comune di riferimento. Questa non si può identificare esclusivamente nel diritto delle obbligazioni o in quello dei rapporti reali, ma quale sintesi della disciplina di tutti i rapporti patrimoniali. E di qui lo sforzo in via interpretativa della dottrina. Si tratta di una ricostruzione da effettuare in relazione agli interessi concreti: è infatti la compatibilità dell’interesse particolare con le singole disposizioni normative che determina l’individuazione della disciplina, e non invece l’astratta riconducibilità della situazione nell’una e nell’altra delle due categorie tradizionali di natura patrimoniale.
Struttura | Dipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza) | |
Responsabile | LONARDO Loris | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.650,00 euro | |
Periodo | 28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017 | |
Proroga | 27 Luglio 2018 | |
Gruppo di Ricerca | LONARDO Loris (Coordinatore Progetto) LANDI ROBERTA (Ricercatore) PASCA Alessandro (Ricercatore) PISACANE Paola (Ricercatore) |