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ANALISI DEL REGIME FLUVIALE DI MAGRA IN AMBITO MEDITERRANEO

La motivazione alla base del progetto di ricerca in questione è quello di definire un approccio statistico parsimonioso, con una parametrizzazione basata concettualmente, finalizzato alla previsione del regime di magra in un contesto di scarsità o completa mancanza di dati idrologici ma soprattutto in un territorio le cui proprietà geologiche e idrogeologiche fortemente influenzano il regime idrologico delle magre, come quello che caratterizza il nostro territorio regionale. Per quanto tutti gli indicatori sopra citati risultino di interesse, il BFI rappresenta quello più utilizzato in letteratura, per il quale esiste inoltre un potenziale utilizzo in qualità di variabile proxy descrittiva degli altri indici di magra. L’articolazione del progetto di ricerca, che di seguito sarà esposta, si intende applicata al contesto della regione Campania, per il quale però si ha a disposizione un limitato set di dati idrometrici, limitato sia sull’orizzonte spaziale, essendo disponibili solo dati relativi a 28 stazioni idrometriche, sia sull’orizzonte temporale, essendo tali dati stati osservati fino al 1999. La ricerca proposta può essere articolata nelle seguenti fasi, l’una relativa ad uno studio del problema alla scala del singolo bacino, l’altra relativa ad uno studio del problema alla scala regionale.1)Scala di bacino: alla scala del singolo bacino l’attività sarà incentrata sulla ricerca di un algoritmo ovvero di una tecnica di monitoraggio minimale per la descrizione degli indici di magra. Per una valutazione quantitativa degli indici è necessario infatti avere a disposizione osservazioni idrometriche. Tuttavia le campagne di monitoraggio sono attività costose, che richiedono anche lunghi tempi di lavoro. Trovare una tecnica di campionamento che ottimizzi il problema costi-benefici è sicuramente un problema operativamente molto interessante. In quest’ottica verranno condotti degli esperimenti di simulazione alla ricerca del numero minimo di dati di portata necessari affinché si possa ottenere una stima attendibile del BFI. Verranno misurate e quantificate le necessità anche in funzione delle caratteristiche geologiche del bacino in studio. Le stime derivate potranno in ultimo essere messe a confronto con le analisi regionali, che si deriveranno al punto successivo, per valutare l’approccio più adatto al caso di studio.2)Scala regionale: alla scala regionale l’attività sarà incentrata, n una fase iniziale, sulla ricerca del miglioramento delle prestazioni di modelli regionali per la stima del BFI, già calibrati per la nostra regione, e basati essenzialmente sulle caratteristiche geologiche dei singoli bacini. Verranno prese a riferimento, oltre quelle geologiche, anche le caratteristiche climatiche dell’area, legate essenzialmente alle precipitazioni ed alle temperature dell’aria, e verranno introdotte nei modelli regionali, al fine di valutare il margine di miglioramento che essere conferiscono alla previsione del regime di magra. In particolare se ne misurerà l’efficacia tanto per la stima del BFI quanto per la definizione delle curve di durata. In una seconda fase, l’approccio descritto al punto 1) dell’articolazione del progetto di ricerca in questione, verrà esteso al territorio della regione, dove, nonostante la connotazione preponderante, esistono bacini di diversa caratterizzazione idro-geologica, utili quindi nella definizione ed identificazioni degli elementi che dominano le singole unità.

StrutturaDipartimento di Ingegneria Civile/DICIV
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo8.196,64 euro
Periodo28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017
Gruppo di RicercaLONGOBARDI Antonia (Coordinatore Progetto)
MOBILIA MIRKA (Ricercatore)
VILLANI Paolo (Ricercatore)