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L¿EUROPA MODERNA E L¿ANTICO VESUVIO. SULL¿IDENTITÀ SCIENTIFICA ITALICA TRA I SECOLI XVII E XVIII
A queste domande e agli allargamenti tematici che esse implicano, intenderebbe offrire alcune prime risposte la ricerca che qui si propone. Essa prende le mosse dal più generale contesto culturale europeo, entro cui si definisce un particolare genere letterario dedicato al Vesuvio e alle sue eruzioni storiche, di cui finora poco ci si è occupati. Si tratta di un impianto culturale, linguistico e narrativo, sorto all’indomani della grande eruzione vesuviana del 1631 e che, per l’intero restante Seicento e per tutto il Settecento, investe buona parte dell’Europa del tempo, proiettando sulla penisola italica un particolare tipo di sguardo tendente a definire, forse per la prima volta, un rinnovato rapporto “dialettico” tra storia, natura ed identità italica nell’Europa dei secoli XVII e XVIII. A questo riguardo, sembra utile qui rilevare che sotto il profilo storico, filosofico ed epistemologico ancora oggi siamo poco documentati sul quanto e sul come la scienza seicentesca, nei diversi paesi europei, abbia rafforzato la fede religiosa in un divino architetto inteso come motore di un ordine cosmico, di cui i fenomeni naturali ne rappresentavano l’infinita virtù. Questo argomento, finora ancora poco esplorato, lo ritroviamo, però, straordinariamente e inaspettatamente diluito in quell’imponente massa di cronache, lettere, avvisi, discorsi e trattati dedicati al Vesuvio, che dallo stesso dicembre 1631 videro la luce in Napoli ed in diversi contesti europei (quali la Francia, la Germania, la Spagna, il Portogallo, l’Inghilterra ecc.) con un numero e una frequenza impressionanti. In questo nuovo genere letterario, fino ad ora mai sistematicamente studiato, accanto alle accentuazioni naturalistiche, che sono comunque un elemento costante in questo esemplare di opere sorte in conseguenza dell’eruzione vesuviana, emerge, tra l’altro, un particolare, nuovo metodo storico, se collocato in rapporto al modo tradizionale, con cui si riportava un evento del passato. Lo studio di questo nuovo procedimento “storiografico”, consistente nella raccolta ed esposizione di informazioni ed indicazioni sul replicarsi di uno stesso evento, ciò al fine di comparare il significato delle testimonianze per meglio individuare gli elementi di permanenza del passato e di variazione del presente, ci consente di cogliere la nascita di una nuova metodologia storica in fieri, il cui esito porterà alla nascita della “vesuviologia” in età moderna: cioè di quel genere letterario a sfondo naturalistico, d’impianto umanistico, in cui si è depositata una delle identità scientifiche, ma non solo scientifiche, del territorio italico, come mostrerà sul finire dell’Ottocento l’austriaco Friedrich Furccheim, editore e libraio internazionale in Napoli, autore della prima bibliografia sistematica dedicata al Vesuvio e alla sua storia eruttiva.
Struttura | Dipartimento di Studi Umanistici/DIPSUM | |
Responsabile | TORTORA Alfonso | |
Tipo di finanziamento | Fondi dell'ateneo | |
Finanziatori | Università degli Studi di SALERNO | |
Importo | 1.210,00 euro | |
Periodo | 28 Luglio 2015 - 28 Luglio 2017 | |
Proroga | 27 Luglio 2018 | |
Gruppo di Ricerca | TORTORA Alfonso (Coordinatore Progetto) |