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LA VICENDA REGOLAMENTARE NEL RAPPORTO OBBLIGATORIO

Il lavoro intende partire dall’analisi dei negozi regolamentari, quali atti idonei a costituire un programma di regole destinate a vincolare le parti in gioco. Così, muovendo dalla definizione legislativa dell’art. 1321 .c., punto di avvio è la distinzione della vicenda regolamentare da quella‘’modificativa’’ del rapporto obbligatorio attraverso il richiamo alla fattispecie novativa e vagliato alla luce della più recente giurisprudenza. Utile anche la comparazione con l’accordo normativo, e con il meccanismo operativo che lo caratterizza. Di là dal terreno privatistico, ed in ossequio all’esigenza metodologica della interdisciplinarietà della ricerca, l’attenzione si sposta poi al terreno dell’attività di gestione degli interessi pubblici per verificare come, attraverso l’autonomia regolamentare, la contrapposizione pubblico privato può trovare un punto di sutura, ed attraverso quali strumenti e modalità. Sotto questo profilo, è utile accertare quanto il negozio regolamentare vincoli il potere decisionale e deliberante dell’Ente Pubblico, soggetto istituzionalmente preposto alla primaria realizzazione del fine pubblico, nelle ipotesi di attività discrezionale compartecipata.