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ASSISTENZA GIUDIZIARIA INTERSTATUALE SU BASE ROGATORIALE E PROSPETTIVE DELLA COOPERAZIONE PENALE EUROPEA NEL SETTORE PROBATORIO

Di recente, nel nostro Paese, sono entrati in vigore alcuni d.lgs. con i quali l’Italia ha recepito, pur con grande ritardo, alcune importanti decisioni quadro nel settore della coop. giud. in materia penale. Tra di essi, spiccano il d.lgs. n. 34/2016, che recepisce la d.q. 2002/465/GAI sulle squadre investigative comuni; nonché il d.lgs. n. 35/2016, che dà trasposizione alla d.q. 2003/577/GAI, relativa all’esecuzione nell’UE dei provvedimenti di blocco dei beni e di sequestro probatorio. Il primo provvedimento, consentendo la formazione di squadre investigative multi-nazionali, operanti simultaneamente in più Stati membri, introduce, almeno in via potenziale, uno strumento rivoluzionario volto ad agevolare l’accertamento e la repressione dei crimini transnazionali e a consentire il superamento della complessa procedura rogatoriale. Altresì finalizzato al superamento del meccanismo delle rogatorie è il secondo provvedimento, atteso che la procedura di blocco dei beni e disequestro probatorio ultra fines, fondandosi sul principio del mutuo riconoscimento e della esecuzione immediata dei provvedimenti tra le autorità giudiziarie dei diversi Stati membri, costituisce una notevole semplificazione rispetto alla rogatoria, non prevedendo alcun intervento di autorità centrali extra-giudiziarie portatrici di valutazioni e interessi extra-giuridici. Va ricordato, tuttavia, che, nel frattempo, il Parlamento e il Consiglio dell’UE, nell’ottica di un più efficace contrasto della criminalità organizzata transnazionale, per tentare di superare le rogatorie, avevano istituito il c.d. “ordine europeo di indagine”, strumento comune di acquisizione transnazionale della prova penale disciplinato dalla dir. 2014/41/UE (da recepirsi entro il 22.5.2017) e destinato a rimpiazzare la Conv. europea sulla mutua ass. giud. penale del 1959; la Conv. appl. Accordi di Schengen del 1990; la Conv. del 2000 sulla mutua ass. giud. in materia penale tra gli Stati membri U.E.; la citata d.q. 2003/577/GAI, nonché la d.q. 2008/978/GAI sul mandato europeo di ricerca delle prove. Orbene, se il recepimento di un atto comunitario, come la d.q. 2003/577/GAI, che disciplina strumenti acquisitivi della prova destinati ad essere soppiantati da altri e più evoluti strumenti, sembra finalizzato a porre l’Italia al riparo dal rischio di incorrere in una procedura di infrazione, non si comprendono, invece, le ragioni per cui il Governo italiano, dopo un prolungato immobilismo, si accinga ora a ratificare la Conv. di Bruxelles del 2000: è infatti all’esame delle Commissioni, già approvata dalla Camera dei deputati e poi modificata dal Senato, la pdl n. 1460-B, che autorizza la ratifica della Conv. di Bruxelles del 2000 e delega il Governo a dettare disposizioni di adeguamento interno. Le perplessità nascono da fatto che, come già sottolineato, pure questo strumento convenzionale è destinato a cedere il passo alla disciplina sull’o.e.i., alla quale convieneinvece che il nostro Governo dedichi, da subito, la dovuta attenzione. Dunque, negli ultimi tempi, il quadro normativo di riferimento, per quanto riguarda l’istituto delle rogatorie e le prospettive della coop. giud. europea nel settore probatorio si è arricchito di nuovi significativi tasselli e pare suscettibile di prossimi importanti sviluppi. Ciò comporta la necessità di proseguire la ricerca avviata, continuando a monitorare l’attività normativa, in sede internazionale, comunitaria e interna, per coglierne le linee di sviluppo, vagliarne l’adeguatezza rispetto al proclamato obiettivo di sostituire progressivamente. nei rapporti tra gli Stati membri UE, gli strumenti tradizionali dell’assistenza giudiziaria con le forme del reciproco riconoscimento delle decisioni giudiziarie; nonché per valutarne la compabilità con l’assetto dei diritti e delle garanzie processuali come riconosciuti dalla nostra Cost. e dalle Carte internazionali.

StrutturaDipartimento di Scienze Giuridiche (Scuola di Giurisprudenza)
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo770,00 euro
Periodo29 Luglio 2016 - 20 Settembre 2018
Proroga20 settembre 2019
Gruppo di RicercaDARAIO Girolamo (Coordinatore Progetto)
CIMADOMO Donatello (Ricercatore)
KALB Luigi (Ricercatore)
NORMANDO Rosalba (Ricercatore)
ORIOLO Anna (Ricercatore)