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PROFILI CRITICI IN TEMA DI PROCEDIMENTO E PROCESSO TRIBUTARIO NELLA PROSPETTIVA DEL DIRITTO NAZIONALE, COMPARATO, EUROPEO ED INTERNAZIONALE

Il progetto analizzerà se l’attuale configurazione del procedimento e del processo tributario permette di garantire una tutela piena ed effettiva del diritto di difesa del contribuente sia nelle controversie concernenti fattispecie nazionali, sia europee ed internazionali. In particolare, nella prima fase del progetto si analizzerà la necessità di garantire una partecipazione attiva del contribuente nel procedimento tributario. La crescente litigiosità ha, infatti, indotto a ricercare nuove formule di gestione del procedimento amministrativo, con la conseguenza che l’unilateralità che tradizionalmente caratterizzava l’azione pubblica ha assunto una connotazione differente per effetto della rinnovata considerazione del cittadino nella relazione con l’esercizio dei pubblici poteri, consentendo lo sviluppo di un nuovo concetto di autoritatività, che non si contrappone al consenso del settore privatistico, ma si lega ad esso tramite una relazione sinergica. Sulla base di taliconsiderazioni, il cittadino non è apparso più come un mero destinatario delle politiche fiscali, ma ha assunto un ruolo maggiormente attivo nelle dinamiche del procedimento, considerato come la sede naturale per il confronto e la selezione degli interessi delle parti coinvolte. Un’efficiente disciplina del procedimento dovrebbe, pertanto, consentire l’emersione ed il confronto delle diverse posizioni e degli elementi conosciuti e posseduti da ciascuna della parti, con la necessità di dare il massimo impulso al contraddittorio nel procedimento tributario. Sulla base di tali considerazioni, si evidenzierà che il legislatore tributario ha mostrato un crescente favor verso forme di collaborazione tra il Fisco ed il contribuente. In altri termini, si è diffuso, anche in materia tributaria, il principio dell’amministrare tramite la partecipazione del contribuente piuttosto che attraverso l’esercizio autoritativo ed unilaterale dei poteri, in quanto è vero che in ambito tributario è prevalente l’interesse alla percezione del gettito fiscale, ma è anche vero che tale interesse si scontra con interessi ugualmente protetti dalla Costituzione di ciascuno Stato, i quali non possono ragionevolmente soccombere in nome di un’attività che si presenta come strumentale rispetto all’attuazione dell’imposizione. Tuttavia, si osserverà che le norme italiane che introducono obblighi per l’Ufficio di natura partecipativa hanno un carattere derogatorio ovvero eccezionale, in quanto ammettono la partecipazione attiva del soggetto passivo soltanto in determinate ipotesi specificamente disciplinate. Nella successiva fase del progetto si evidenzierà che il tema della partecipazione del contribuente nel procedimento tributario debba essere affrontato anche da un’ottica sovranazionale, in quanto le garanzie riconosciute dal diritto dell’Unione Europea e dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) sono spesso molto più penetranti rispetto a quelle previste dagli ordinamenti nazionali, soprattutto nel settore della fiscalità. Si analizzerà altresì la giurisprudenza della Corte di Giustizia che riconosce, accanto ai principi fondamentali positivamente codificati, altri principi generali che vengono utilizzati nell’interpretazione ed applicazione del diritto europeo. Tra i suddetti principi si annovera il diritto del privato di esercitare la propria difesa di fronte all’autorità amministrativa, preventivamente rispetto alla notifica di un atto lesivo della propria sfera giuridica, attraverso l’instaurazione di un contraddittorio tra l’Amministrazione e la parte privata. Infine, dopo aver evidenziato gli aspetti critici della legislazione vigente in relazione a ciascuna fase del progetto, si cercherà di proporre delle soluzioni concrete che permettano di migliorare e rendere effettiva la difesa dei contribuenti nelle controversie concernenti fattispecie nazionali, ma anche europee ed internazionali.