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LA GUERRA NELLA SOCIETÀ ALTOMEDIEVALE (SECOLI V-VIII)

È ben noto come le popolazioni dell’altomedioevo occidentale abbiano vissuto in uno stato di guerra pressoché endemico, nel lungo periodo che vide il progressivo sgretolarsi dell’impero romano d’Occidente e la genesi sulle sue ceneri di nuovi regni di stirpe, e di come la teoria e la pratica della guerra abbiano modellato i più diversi istituti di quelle società, determinandone le specifiche configurazioni, oltre a permeare profondamente le stesse espressioni culturali e forme della mentalità. Con la presente ricerca ci si propone di indagare diversi aspetti di tale fenomeno, lungo un arco cronologico che vada dal V secolo (durante il quale ebbe fine l’impero d’Occidente) all’VIII, arrestandosi cioè alla soglia della formazione dell’impero carolingio. I contesti presi in esame saranno dunque l’ultimo tratto dell’impero romano d’Occidente, le superstiti province occidentali dell’impero romano d’Oriente e i principali regni di stirpe occidentali, con una particolare attenzione per quelli sorti nella penisola italiana (quello degli ostrogoti e poi quello dei longobardi), ma anche con riferimenti almeno ai regni degli angli, dei franchi e dei visigoti. Le fonti considerate saranno tanto quelle scritte (soprattutto, per l’epoca, narrative e normative, essendo limitate le documentarie) quanto quelle archeologiche. L’originalità della ricerca consiste, soprattutto, nella prospettiva assunta sia in termini cronologici, dal momento che abbraccia un periodo meno studiato da questo punto di vista rispetto a quelli successivi (a cominciare dall’età carolingia), sia in termini di contesti culturali considerati, mettendo a confronto le realtà di stirpe con quelle bizantine in maniera più sistematica di quanto di solito non accada. Inoltre, ci si propone un’integrazione maggiore del solito fra testimonianze scritte e dati archeologici. Tra gli aspetti che saranno specifico oggetto di analisi, si indicano: la connotazione militare dello speculum imperiale tardoromano e bizantino e della potestà dei re di stirpe; la legittimazione del potere attraverso la vittoria in guerra; la militarizzazione delle aristocrazie nei regni di stirpe e nelle province occidentali dell’impero romano d’Oriente; il rapporto tra la guerra e le credenze religiose, pagane e poi cristiane, per esempio indagando la diffusione di pratiche cultuali specifiche come quelle, in ambito cristiano, dei santi militari e l’atteggiamento verso la guerra delle istituzioni ecclesiastiche e del pensiero cristiano; la regolamentazione dell’attività bellica nelle normative altomedievali; la natura degli armamenti e le tecniche di combattimento, con approfondimento di aspetti particolari quali le pratiche d’assedio, il combattimento a cavallo e quello per mare; le forme d’addestramento, colte anche nella loro dimensione agonistica e “ludica”; il coinvolgimento della popolazione civile nella guerra e la sorte dei prigionieri; il rapporto tra la guerra e le donne; la rappresentazione culturale della guerra nelle fonti narrative (cronachistiche, agiografiche, saghe) del tempo; l’impatto della guerra sull’economia. Il prodotto della ricerca, anche articolato in contributi parziali, intende essere comunicato in relazioni a convegni tematici e in pubblicazioni a stampa. In particolare, lo scrivente ha già sottoscritto un contratto per una monografia su I barbari e la guerra con la casa editrice Il Mulino.

StrutturaDipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione/DISUFF
Tipo di finanziamentoFondi dell'ateneo
FinanziatoriUniversità  degli Studi di SALERNO
Importo1.950,00 euro
Periodo29 Luglio 2016 - 20 Settembre 2018
Proroga20 settembre 2019
Gruppo di RicercaAZZARA Claudio (Coordinatore Progetto)
DE LUNA Piera (Ricercatore)